Stefan Meierhans ha confrontato i prezzi dei farmaci svizzeri (generici e non) con quelli di altri paesi europei. Il risultato? «Costano più del doppio
BERNA - Mister Prezzi ha ribadito un'altra volta l'eccessivo costo dei medicamenti in Svizzera, in media più del doppio rispetto agli altri Paesi europei. Ha dunque richiesto misure a tal proposito.
Il Sorvegliante dei prezzi Stefan Meierhans si è espresso in una newsletter pubblicata oggi. La constatazione vale sia per i medicamenti generici sia per quelli originali il cui brevetto è scaduto.
In agosto, Meierhans ha paragonato i prezzi di venti farmaci svizzeri che producono un elevato giro d'affari con quelli di altri 15 Stati del Vecchio Continente. In quest'ultimi, il costo medio dei generici è del 59% inferiore in confronto a quelli della Confederazione. Nella maggioranza delle nazioni (come Francia, Belgio, Germania, Austria e Italia), si spende circa la metà rispetto alla Svizzera. Nel Paese più caro, la Norvegia, essi sono del 15% più a buon mercato.
Per quanto riguarda i medicamenti originali, vi sono alcuni Paesi, la Germania e la Danimarca, che presentano costi più elevati. Tuttavia, essi hanno adottato un sistema di prezzi di riferimento che permette alle casse malattia di essere poco colpite.
Meierhans ha auspicato il passaggio a un sistema di questo tipo anche per la Svizzera. Il Consiglio federale, già nel 2014, ne aveva confermato l'introduzione futura, che però non avverrà prima del 2019.
Secondo questo modello, l'assicurazione di base rimborserebbe un importo fisso per farmaco, determinato sulla base di un generico a buon mercato. Il Sorvegliante dei prezzi sostiene che in questo modo si inciterebbero i pazienti a scegliere dei farmaci poco cari. Allo stesso tempo, i produttori sarebbero stimolati ad abbassare i prezzi al livello o perfino al di sotto della cifra prefissata, in modo da renderne l'acquisto più interessante per i clienti.
Meierhans ha chiesto anche ulteriori misure di regolamentazione, tra cui un esame annuale dei prezzi dei medicamenti dal 2017. Essi tengono infatti ancora conto del tasso di cambio franco-euro precedente, dato che nessuna revisione di questo tipo è stata effettuata nel 2015 e nel 2016.
Berna dovrebbe inoltre autorizzare i pazienti che beneficiano di una prescrizione medica ad acquistare farmaci all'estero per uso personale. Essi dovrebbero poi ottenere un rimborso dalla cassa malattia nel caso in cui il prodotto fosse riconosciuto e si rivelasse più a buon mercato di uno svizzero.
Infine, secondo Mister Prezzi, assicurazioni e organizzazioni dei pazienti dovrebbero poter ricorrere contro le decisioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sui rimborsi dei farmaci.