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BERNAElezioni e presenza mediatica: dove sono le donne?

18.10.16 - 11:46
Secondo uno studio le candidate sono sottorappresentate rispetto alla loro quota nelle liste elettorali
Elezioni e presenza mediatica: dove sono le donne?
Secondo uno studio le candidate sono sottorappresentate rispetto alla loro quota nelle liste elettorali

BERNA - Le donne continuano a essere poco rappresentate nei media rispetto alla loro quota sulle liste elettorali. Lo dimostra uno studio pubblicato oggi e commissionato dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), dalla SSR e dalla Commissione federale per le questioni femminili.

Dall'analisi - curata da tre ricercatori dell'Università di Friburgo - risulta che in occasione delle elezioni federali del 2015 le donne candidate ammontavano al 34,5%, mentre nella copertura mediatica la loro quota era inferiore di circa 10 punti percentuali (23,5% nei contributi di stampa e web, 24% in quelli audio e video di servizio pubblico e 25% nelle immagini dei media stampati e online).

Dal canto loro, gli uomini hanno beneficiato di una presenza mediatica di poco superiore al 75%, mentre la loro quota sulle liste elettorali si attestava al 65,4%.

Nelle varie regioni linguistiche - Per quanto riguarda le varie regioni linguistiche, le candidate hanno occupato il 24,4% dei programmi dedicati alle elezioni sui canali pubblici della svizzera tedesca SRF, il 29,5% delle trasmissioni della romanda RTS e solo il 5,9% di quelle della RSI. Le donne sono state quindi maggiormente "censurate" nella Svizzera italiana.

Rispetto alle radio e tv pubbliche, la presenza delle candidate nei contributi scritti (giornali, portali web e SSR online) è stata invece superiore nella Svizzera italiana (19,8%), leggermente inferiore in Romandia (25,1%) e praticamente invariata nella Svizzera tedesca (23,6%).

Nelle immagini che i media stampati o online hanno dedicato alle elezioni federali dello scorso anno, la quota delle donne era del 28,2% nella Svizzera tedesca, del 22,3% nella Svizzera romanda e del 14,1% in quella italofona, benché la percentuale di candidature femminili fosse rispettivamente del 35,6%, del 32,2% e del 27,9%.

Commentando i risultati, la Commissione federale delle questioni femminili invita i media ad accordare alle donne che fanno politica almeno lo spazio che esse occupano da tempo nella realtà politica.

Scomparsa degli stereotipi di genere - Tra le evoluzioni positive rispetto ad altre elezioni esaminate, v'è invece la «scomparsa pressoché completa dai testi e dalle immagini dei media esaminati degli stereotipi o dei modelli di genere nella rappresentazione delle persone candidate».

Secondo la Commissione, «ciò indica che nelle redazioni la sensibilizzazione su una rappresentazione della sfera politica rispettosa del genere e orientata sui contenuti è cresciuta». Solo in rari casi i vecchi modelli di ruolo «appaiono non ancora del tutto superati».

Presenza dei partiti nei media - Indipendentemente dalla questione di genere, è interessante osservare anche la presenza dei partiti nei vari media. Nei contributi analizzati, il partito maggiormente rappresentato è l'UDC (27,8%). Seguono il PS (19%), il PLR (16%), il PPD (11%) e i Verdi (8,5%).

La percentuale dell'UDC è inferiore a quella ottenuta per il Consiglio nazionale (29,4%) alle elezioni federali del 2015. Anche il PS (18,8%), il PLR (16,4%) e il PPD (11,6%) sono leggermente sottorappresentati nei media rispetto alla loro quota elettorale, mentre i Verdi risultano sovrarappresentati (7,1%). Sostanzialmente le percentuali della presenza dei principali partiti nei media corrisponde ai risultati da loro ottenuti il 18 ottobre scorso.

Per la prima volta - oltre ai contributi audio e video della SSR e ai contenuti dei quotidiani Le Temps, 24 Heures, 20 Minutes, NZZ, Tages Anzeiger, 20 Minuten, Blick am Abend, 20 Minuti, Corriere del Ticino, lo studio ha analizzato anche i siti online 20min.ch, blickamabend.ch, 20min.ch/ro, tio.ch e watson.ch, nonché l'offerta online della SSR (srf.ch, rts,ch e rsi.ch).

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