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BERNA / WASHINGTONMaurer e Jordan all'assemblea annuale di FMI e Banca mondiale

06.10.16 - 15:50
A Washington la Svizzera firmerà con il FMI tre programmi per rafforzare la mobilitazione delle risorse nazionali e migliorare la gestione macroeconomica nei Paesi in via di sviluppo
Maurer e Jordan all'assemblea annuale di FMI e Banca mondiale
A Washington la Svizzera firmerà con il FMI tre programmi per rafforzare la mobilitazione delle risorse nazionali e migliorare la gestione macroeconomica nei Paesi in via di sviluppo

BERNA / WASHINGTON - Il consigliere federale Ueli Maurer sarà a capo della delegazione svizzera che parteciperà all'assemblea annuale congiunta del Fondo monetario internazionale (FMI) e del Gruppo Banca mondiale che si terrà a Washington D.C. a partire da domani fino a domenica.

A rappresentare la Confederazione vi sarà anche Thomas Jordan, presidente della direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS).

I temi - Le discussioni verteranno principalmente sullo scarso potenziale di crescita dovuto a minori investimenti, sulla produttività più bassa e sui cambiamenti demografici svantaggiosi, informa un comunicato odierno dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

I temi sono dati dall'attuale contesto economico mondiale. Nelle sue previsioni, il FMI conferma infatti la sua posizione piuttosto pessimistica sulla crescita dell'economia mondiale - stimata di poco superiore al 3% per il 2015 - e individua quali rischi principali le ripercussioni della Brexit, le razionalizzazioni incomplete del sistema bancario dell'UE, la politica monetaria asincrona e l'elevano volume dei crediti concessi tuttora in Cina. Una crescita moderata è prevista anche a medio termine (2019-2021): nei Paesi industrializzati l'espansione pronosticata dall'FMI è dell'1,5%, che è inferiore dell'1% rispetto alla media storica.

La Svizzera sostiene che le riforme degli ultimi anni abbiano rafforzato il sistema finanziario ed economico globale ma ritiene necessario affrontare la tematica dell'implementazione di una politica di bilancio credibile a medio termine, informa la nota. La Confederazione sostiene i lavori del FMI per la globalizzazione e ritiene che questi debbano evidenziare l'importanza a lungo termine della libera circolazione dei capitali e dei mercati aperti per incentivare la crescita e lo sviluppo.

I dibatti della Banca mondiale - I dibattiti del Gruppo della Banca mondiale verteranno invece sul suo ruolo nel quadro dell'attuazione dell'Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile. I governatori discuteranno anche dello sviluppo, dell'orientamento a medio termine e della dotazione di risorse della Banca mondiale. I Paesi membri auspicano che il Gruppo s'impegni maggiormente a risolvere problemi transnazionali e globali, quali i mutamenti climatici, le crisi legate ai rifugiati e le pandemie.

Infine, sarà affrontata la questione del potere di voto degli Stati membri della Banca mondiale. Il potenziale economico e i contributi finanziari all'Associazione internazionale per lo sviluppo (IDA) dovrebbero risultare i criteri principali per stabilire il potere di voto. La Svizzera è favorevole a una ponderazione maggiore dei contributi all'IDA per incentivare versamenti elevati da parte dei Paesi membri.

A Washington la Svizzera firmerà con il FMI tre programmi volti a rafforzare la mobilitazione delle risorse nazionali e a migliorare la gestione macroeconomica nei Paesi in via di sviluppo per un controvalore di 16,5 milioni di franchi. Questi programmi rientrano nel contributo della SECO alla cooperazione e allo sviluppo economici.

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