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BERNA - I contributi all'esportazione per i prodotti agricoli trasformati, cosiddetta "legge cioccolato", hanno i giorni contati. Il Consiglio federale ha infatti inviato oggi in consultazione una modifica della prassi attuale chiesta dall'Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Le sovvenzioni, che verrebbero compensate con altre misure interne, dovrebbero essere abolite entro la fine del 2020.
La decisione del WTO è stata presa nel corso della Conferenza ministeriale a Nairobi dello scorso dicembre, precisa una nota odierna del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).
Quest'ultimo è stato incaricato oggi dal Governo di lanciare la procedura di consultazione che si concluderà il 19 di gennaio del 2017. Il pacchetto di misure proposto dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2019
Oltre a modificare la legge federale sull'importazione e l'esportazione di prodotti agricoli trasformati eliminando la sezione riguardante i contributi all'export, il progetto del Consiglio federale intende sostenere la creazione di valore aggiunto nella produzione alimentare e rafforzare così la competitività dell'industria alimentare.
A tale scopo, precisa il comunicato, ci si propone di introdurre nella legge sull'agricoltura un nuovo sussidio per il latte e i cereali panificabili, da versare direttamente ai produttori agricoli. Per finanziarlo è sufficiente un trasferimento, senza incidenza sul bilancio, degli stanziamenti finora riservati nella pianificazione finanziaria ai contributi all'esportazione (vale a dire 67,9 milioni di franchi all'anno).
Anche in futuro, inoltre, l'industria alimentare d'esportazione dovrà poter accedere alle materie prime necessarie in misura sufficiente e a condizioni concorrenziali sul piano internazionale.
Per questo, mediante una modifica dell'ordinanza sulle dogane l'Esecutivo vuole semplificare la procedura d'autorizzazione per il traffico di perfezionamento attivo dei latticini e dei cereali di base per i quali venivano finora versati i suddetti contributi.
Il traffico di perfezionamento permette di importare in franchigia doganale le materie prime necessarie per la produzione dei beni destinati all'esportazione.
