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BERNARiforma dell'IVA, ancora divergenze

19.09.16 - 16:44
Tra gli argomenti trattati dal Consiglio nazionale anche gli editori che sono chiamati a non tagliare i fondi al Consiglio della stampa
Riforma dell'IVA, ancora divergenze
Tra gli argomenti trattati dal Consiglio nazionale anche gli editori che sono chiamati a non tagliare i fondi al Consiglio della stampa

BERNA - La revisione parziale della legge sull'IVA non è ancora pronta: oggi il Consiglio nazionale, con 98 voti contro 92, ha mantenuto l'unica divergenza che oppone ancora le due Camere e che riguarda la possibilità di sottoporre all'IVA una prestazione esclusa dal campo dell'imposta.

Secondo gli Stati, questa possibilità non deve essere offerta nel settore immobiliare se il destinatario attribuisce o intende attribuire un bene esclusivamente a scopi abitativi. La Camera del popolo preferisce invece limitare la restrizione a un utilizzo esclusivo a scopo abitativo.

Conseguenza: durante un anno, in principio nel 2018, la Confederazione perderebbe un miliardo di franchi. Il dossier torna per la terza volta al Consiglio degli Stati.
 
Consiglio della stampa - Il Consiglio federale sarebbe soddisfatto se gli editori ritornassero sulla loro decisione di tagliare i fondi al Consiglio svizzero della stampa. Lo ha affermato la ministra delle comunicazioni Doris Leuthard durante l'Ora delle domande al Nazionale, rispondendo a un quesito di Cédric Wermuth (PS/AG).

Secondo la consigliera federale, l'organo di autocontrollo dei media elvetici non ha fallito nei suoi intenti di contribuire al dibattito sulla qualità del giornalismo e di promuovere la cultura professionale.

A fine agosto, la decisione di Stampa svizzera, l'associazione degli editori di giornali, di non più versare il contributo annuale era stata accolta con stupore e preoccupazione dal Consiglio della stampa. Il suo presidente Bernard Cathomas aveva dichiarato che il fatto di "non poter più contare sull'organismo che rappresenta quasi tutti gli editori in Svizzera rischia di portare un colpo fatale all'istituzione".

Secondo Cathomas, il Consiglio svizzero della stampa si regge sui contributi delle associazioni dei giornalisti - Impressum (48'000 franchi l'anno), SSM (36'000) e Syndicom (24'000) - nonché sull'associazione dei direttori di giornali (36'000), sulla SSR (36'000) e su Stampa Svizzera (36'000). Tutte queste associazioni sono rappresentate nel Consiglio.

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