L'iniziativa UDC, che ha raccolto 116'428 firme valide, vuole introdurre il primato del diritto nazionale su quello internazionale
BERNA - A un mese dal deposito delle firme dell'iniziativa UDC "Diritto svizzero invece di giudici stranieri", Caritas lancia la campagna contro questo testo. L'associazione ha presentato un documento per dimostrare l'importanza dei diritti fondamentali con l'intenzione di suscitare un ampio dibattito.
"Per chi vive in Svizzera, il rispetto dei diritti umani fa parte della realtà quotidiana, anzi, è un'evidenza assoluta", ha dichiarato il direttore di Caritas Svizzera Hugo Fasel davanti ai media a Berna. Ma quando qualcosa è evidente, si rischia di dimenticare quanto sia importante, ha aggiunto.
L'associazione intende quindi "riportare l'evidenza in primo piano". Si tratta di scuotere la popolazione e spingere altre organizzazioni della società civile a battersi a favore dei diritti fondamentali per contrastare l'attacco frontale dell'UDC. Caritas spera che queste questioni superino gli argomenti giuridici e diventino un dibattito politico.
Lo scopo principale dell'iniziativa "contro i giudici stranieri" è la denuncia della Convenzione europea dei diritti umani (CEDU). L'UDC considera le decisioni della Corte di Strasburgo - composta di 47 giudici eletti democraticamente in rappresentanza dei paesi membri del Consiglio d'Europa, Svizzera compresa - come un'ingerenza di giudici stranieri nel diritto svizzero, ma a torto. La Svizzera non dispone di una corte costituzionale, quindi solo la CEDU garantisce che ogni cittadino possa far valere i diritti fondamentali iscritti della Costituzione elvetica.
Se l'iniziativa UDC venisse accolta la Confederazione non potrebbe più applicare una serie di convenzioni internazionali come quella sui diritti dei bambini o contro la discriminazione delle donne o anche quelle dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO).
Berna perderebbe credibilità sul piano internazionale. Quando si chiederà a un dittatore di cessare violenze e ingiustizie e di rispettare i diritti umani, questi potrebbe rispondere, come l'UDC, che il diritto nazionale deve primeggiare sul diritto internazionale e prendere ad esempio la Svizzera per giustificare le sue decisioni, sottolinea Caritas. Il diritto internazionale permette inoltre di colmare le lacune nella protezione giuridica delle persone più deboli ed è vitale per affrontare le sfide globali come il riscaldamento climatico o le condizioni di lavoro.
L'iniziativa UDC, che ha raccolto 116'428 firme valide, vuole introdurre il primato del diritto nazionale su quello internazionale. Chiede inoltre che il Tribunale federale tenga conto solo dei trattati internazionali che sono stati sottoposti a referendum.
ats