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ARGOVIAPartito evangelico: «Sì alla modifica della legge sull'asilo»

02.04.16 - 17:10
L'assemblea dei delegati del Partito riunita oggi a Buchs raccomanda invece di bocciare le altre proposte in votazione il 5 giugno
Partito evangelico: «Sì alla modifica della legge sull'asilo»
L'assemblea dei delegati del Partito riunita oggi a Buchs raccomanda invece di bocciare le altre proposte in votazione il 5 giugno

BUCHS - L'assemblea dei delegati del Partito evangelico svizzero (Pev), riunita oggi a Buchs (AG), raccomanda di votare "sì" alla modifica della legge sull'asilo, sottoposta al giudizio popolare il 5 giugno prossimo. No, invece, a tutte le altre proposte.

Il Pev appoggia la riforma della legge sull'asilo perché consente di accelerare le procedure rispettando nel contempo lo stato di diritto, afferma la sua presidente Marianne Streiff citata in una nota. I delegati hanno seguito senza voti contrari la consigliera nazionale bernese e l'hanno riconfermata per altri quattro anni.

Per contro il partito si oppone all'iniziativa popolare "Per un reddito di base incondizionato", giudicando che "uccida la motivazione" a lavorare. No anche all'iniziativa "A favore del servizio pubblico", che secondo i delegati porterebbe a un deterioramento dello stesso.

Stessa sorte per l'iniziativa popolare "Per un equo finanziamento dei trasporti", detta anche della "vacca da mungere". Secondo il Pev bisogna dare la priorità ai trasporti pubblici, perché consentono di minimizzare l'impatto ambientale della mobilità e offrono una grande efficacia energetica.

Senza opposizione i delegati hanno infine respinto la modifica della legge sulla procreazione assistita, contro la quale il Pev ha lanciato il referendum.

L'articolo costituzionale sulla diagnosi preimpianto è stato accolto dal 61,9% dei votanti e da 20 Cantoni il 14 giugno 2015. Esso consente ai medici di esaminare gli embrioni prima di impiantarli nell'utero per verificare l'eventualità della trasmissione di malattie o handicap gravi. Il parlamento ha elaborato una legge di applicazione che vieta esplicitamente la possibilità di influenzare la scelta del sesso o di altre caratteristiche dell'eventuale nascituro. Il Pev e i difensori degli handicappati temono tuttavia l'applicazione senza riserve della diagnosi e la selezione degli embrioni.

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COMMENTI
 

siska 8 anni fa su tio
GIusto quanto ha postato bm51, sono d'accordissimo anch'io e trarrò i miei voti a favore non verso chi vorrebbe marciarCI alla grande=dopo!.

bm51 8 anni fa su tio
Con una modifica del genere chi ci marcia sopra adesso ci marcerà ancora meglio. Per quanto concerne il "reddito di base incondizionato" chi lavora riceve lo stipendio chi non lavora no, deve far capo alle apposite istituzioni e nel frattempo darsi da fare per reintegrarsi o riformarsi.
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