Cerca e trova immobili

GRIGIONII fautori del sistema proporzionale ricorrono al Tribunale federale

09.02.16 - 15:20
I fautori del sistema proporzionale ricorrono al Tribunale federale

COIRA - Il Tribunale Federale (TF) dovrà esprimersi sul sistema elettorale del canton Grigioni, basato sul maggioritario. I fautori del proporzionale hanno infatti deciso di portare la questione al TF dopo che, a fine gennaio, il tribunale amministrativo cantonale si era detto incompetente in materia, giudicando per altro il reclamo tardivo.

L'azione al TF "è ormai decisa", ha detto all'ats Anita Mazzetta, esponente della lista libera VERDA e membro del gruppo di una trentina di cittadini che ha inoltrato il ricorso.

Esso era stato avanzato il giorno dopo le elezioni cantonali del 18 maggio 2014, ritenendo incostituzionale il sistema maggioritario attuale per l'elezione del Gran Consiglio, perché violerebbe il principio dell'uguaglianza fra i votanti.

Ci sono infatti grosse differenze nei 39 circoli elettorali. Ad esempio, in quello di Coira ci vogliono almeno 2300 voti per un mandato nel parlamento cantonale, mentre nel mini circolo di Avers ne bastano 70. L'obiettivo dei ricorrenti è che le elezioni cantonali del 2018 si svolgano con un sistema ritenuto più equo.

Oltre che nei Grigioni, il maggioritario è in vigore solo nel piccolo Appenzello Interno. Il suo uso per l'elezione dei 120 membri del parlamento grigionese è contestato da tempo. Dal 1937 sono stati otto i tentativi di riforma a favore del sistema vigente nel resto della Svizzera. Sono però tutti falliti alle urne.

Una sola volta, nel 2003, i fautori del proporzionale l'hanno spuntata, ma il voto ha dovuto essere ripetuto ed il primo risultato è stato poi ribaltato a favore del maggioritario. L'ultima volta, il 3 marzo 2013 l'iniziativa che chiedeva il passaggio al proporzionale è stata respinta con 40'104 voti contro 31'382.

Negli ultimi anni il TF ha ordinato a diversi cantoni - Zugo, Svitto e Nidvaldo - di modificare il loro sistema elettorale maggioritario.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE