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BERNAStudi medici, si va verso una moratoria triennale

22.01.16 - 17:09
“In futuro si dovrà cercare nuove soluzioni per contenere i costi sanitati”
Studi medici, si va verso una moratoria triennale
“In futuro si dovrà cercare nuove soluzioni per contenere i costi sanitati”

BERNA - I cantoni devono ancora avere la possibilità di limitare per tre anni al massimo l'apertura di studi medici, ma in futuro si dovranno cercare nuove soluzioni per contenere i costi sanitari. Lo ha deciso oggi la Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica del Consiglio nazionale.

Dopo il "no" della Camera del popolo dello scorso dicembre al prolungamento - sine die - della moratoria riguardante l'apertura di nuovi studi medici, la commissione ha approvato per 12 voti a 10 e 2 astensioni un'iniziativa parlamentare che intende permettere ai cantoni, per il tramite di una legge federale urgente, di reintrodurre uno stop (quello attuale scade a fine giugno) per gli specialisti in presenza di un'offerta eccessiva. Il dossier va alla commissione preparatoria degli Stati, il cui assenso è necessario per poter preparare un progetto di legge.

Stando ai membri della commissione del Nazionale, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, questa decisione è nell'interesse della sicurezza dei cantoni - molti dei quali, come il Ticino, hanno criticato severamente la decisione del Nazionale, n.d.r - sia sul piano giuridico che a livello di pianificazione. In Ticino si teme un'"invasione" di medici dall'estero; sono infatti pendenti centinaia di richieste per poter esercitare a carico della casse malattia.

Parallelamente, la commissione ha approvato una mozione per 18 voti senza opposizione "con la quale si chiede un riorientamento delle soluzioni per il controllo dell'evoluzione dei costi nel settore ambulatoriale".

Il Consiglio federale, specifica la nota, dovrà presentare entro la fine di quest'anno proposte per tre diverse modalità di controllo dei costi più efficace: 1) gestione da parte dei Cantoni, 2) flessibilità dei prezzi per le prestazioni mediche (prezzi regionali e in base alla qualità) e 3) allentamento dell'obbligo contrattuale.

Queste proposte rispecchiano i desideri espressi da UDC e PLR, ossia la possibilità che le tariffe vengano modulate in maniera diversa a seconda della regione e che le casse malattia possano collaborare solo con i medici di loro scelta. Attualmente, le casse malattia devono rimborsare le prestazioni di tutti i medici ammessi all'esercizio della professione.

 

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