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SVIZZERA"Si conferma il rafforzamento della destra"

07.10.15 - 17:00
Se le elezioni federali si fossero tenute alla fine di settembre UDC e PLR avrebbero fatto un balzo di oltre l'1%. Lo indica il quarto barometro della SSR
Tipress
"Si conferma il rafforzamento della destra"
Se le elezioni federali si fossero tenute alla fine di settembre UDC e PLR avrebbero fatto un balzo di oltre l'1%. Lo indica il quarto barometro della SSR

BERNA - Se le elezioni federali si fossero tenute alla fine di settembre, UDC e PLR avrebbero fatto un passo avanti di oltre l'1% rispetto a 4 anni fa, seguiti a ruota dai socialisti. In calo tutti gli altri principali partiti. È quanto indica il quarto e ultimo barometro elettorale dell'Istituto gfs.Berna per conto della SSR in vista delle federali del 18 ottobre.

L'Unione democratica di centro si conferma primo partito con il 27,9% (26,6% nel 2011), seguito da PS con il 19,2% (18,7%), PLR con il 16,7% (15,1%), PPD con l'11,5% (12,3%) e Verdi con il 7,2% (8,4%). Vengono poi i Verdi liberali con il 5,0% (5,4%) e infine il PBD con il 4,6% (5,4%).

Se si fa un confronto con il terzo barometro realizzato alla fine di agosto, UDC e PS segnano un leggero calo (-0,1 punti percentuali), come pure il PLR (-0,2). Esclusi i Verdi, gli altri partiti sono riusciti a ridurre le perdite, ma sarebbero sempre in flessione rispetto a 4 anni fa.

Il sondaggio - il cui margine d'errore è di +/- 2,2 punti percentuali - è stato realizzato tra il 23 e il 30 settembre su un campione di 2011 aventi diritto di voto in tutte le regioni linguistiche del Paese. Risulta probabile al 94% e rispettivamente al 90% che i Verdi e il PBD subiscano perdite.

Il PLR può contare su guadagni al 92%. Il partito quindi non sembra risentire degli effetti della campagna di stampa in seguito all'incidente stradale del suo presidente Philipp Müller (PLR).

Secondo gfs.Berna, la tendenza è ad un rafforzamento dei grandi partiti e ad un indebolimento delle piccole formazioni. Davanti alle attuali incertezze, gli elettori vogliono risposte da parte di partiti solidi ed esprimono quindi una volontà di rafforzare il campo borghese.

Tra le preoccupazioni maggiori dei cittadini che andranno a votare resta sempre in testa e con tendenza all'aumento la questione della migrazione. Vengono poi i rapporti con l'Europa, bilaterali compresi, la sicurezza sociale, la disoccupazione e l'assicurazione malattia. Per la prima volta nei primi cinque posti non vi sono la svolta energetica e le preoccupazioni ambientali.

Come nel precedente sondaggio, il PS è considerato più competente nel campo della sicurezza sociale e della disoccupazione, l'UDC nella migrazione e il partito liberale radicale nella politica europea.

Tra gli interpellati non si delinea infine una chiara tendenza sulla futura composizione del Consiglio federale. I partecipanti sono stati chiamati a scegliere tra 5 diverse composizioni e il risultato migliore è stato ottenuto dallo statu quo (29%). Piace soprattutto agli elettori di PBD, PS e PPD, ma anche a chi dice di non essere strettamente legato a un partito.

Da un altro sondaggio realizzato da "20 Minuten/20 Minutes/ tio.ch" e dall'istituto Sotomo su un campione di 14'792 persone e pubblicato oggi risulta che se si fosse votato all'inizio del mese l'UDC avrebbe ottenuto il 29% dei suffragi e il PLR il 15,8%. I socialisti sarebbero scesi al 18,4%, i Verdi al 7,4%. Infine il PPD avrebbe conseguito l'11,4% dei suffragi, i Verdi liberali il 5,2% e in coda vi sarebbe stato il PBD con il 4,9%.

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