SVIZZERA"Una soluzione globale per ripartire i rifugiati"

BERNA - Nella crisi migratoria attuale, una chiave di ripartizione europea dei rifugiati è anche nell'interesse della Svizzera. Lo sostiene il presidente della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDCGP), Hans-Jürg Käser, in un intervista al domenicale NZZ am Sonntag.

Käser sostiene chiaramente una politica migratoria europea: "se ogni paese cerca di cavarsela a modo proprio, non arriveremo da nessuna parte". E - aggiunge - ogni stato dell'Unione Europea deve partecipare in modo adeguato. Ad esempio, il Portogallo l'anno scorso ha trattato solamente 440 richieste d'asilo.

Il presidente della CDCGP rifiuta comunque l'idea di collegare la questione dei rifugiati al cosiddetto "miliardo di coesione" versato dalla Svizzera a favore dei paesi orientali dell'UE. In questa crisi - osserva - "se vogliamo avanzare rapidamente, non è sensato porre delle condizioni", e tanto meno ridurre o sospendere gli aiuti.

D'altro canto alla Svizzera non si può rimproverare mancanza di solidarietà. Secondo Käser, verosimilmente la Confederazione già assolve la sua parte nella chiave di ripartizione: tra quest'anno e il prossimo accoglierà circa 30'000 profughi richiedenti asilo. Riguardo a come alloggiarli, la situazione è molto tesa in tutti i cantoni, "ma non abbiamo alcun caos", sottolinea.

Käser si dice poi contento che il Consiglio Nazionale mercoledì abbia approvato di accelerare e centralizzare le procedure d'asilo. Ora spera che l'UDC, che ha cercato di sabotare il progetto o di inasprirlo ancora di più, non lanci un referendum. Il presidente della CDCGP non teme l'esito del giudizio popolare, ma il fatto che un'eventuale votazione farebbe perdere molto tempo nell'applicazione della legge proprio in una situazione di crisi come quella attuale.

Hans-Jürg Käser domani accompagnerà la ministra di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga alla riunione dei ministri dell'interno dell'UE a Lussemburgo.