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BERNAIn autunno la Svizzera sarà più a destra

24.06.15 - 06:00
Crescono PLR e UDC. I Verdi invece perdono parecchio. Ecco i risultati del sondaggio realizzato da 20 Minuti/Tio sulle prossime votazioni federali
In autunno la Svizzera sarà più a destra
Crescono PLR e UDC. I Verdi invece perdono parecchio. Ecco i risultati del sondaggio realizzato da 20 Minuti/Tio sulle prossime votazioni federali

BERNA - Sarà un autunno elettorale d'oro per il PLR svizzero: il grande sondaggio elettorale realizzato da 20Minuti/Tio e dall'Istituto di ricerca Sotomo, conferma quanto emerso già in alcune votazioni cantonali di inizio anno. Se dovessimo votare la prossima domenica, il PLR registrerebbe un aumento di 1.3 punti percentuali arrivando a quota 16,4%. Gli scossoni causati dal caso Markwalder sembrano non aver scalfito più di tanto il partito, come ha confermato il politologo Thomas Milic: "Nè nel canton Berna, nè a livello nazionale, possiamo riscontrare effetti negativi".

Oltre al PLR, anche l'UDC può sperare di vedersi aumentate le proprie quote. Nonostante i precedenti sondaggi elettorali rilevassero una perdita dei partiti borghesi, nel sondaggio di 20minuti/Tio si profila un leggero aumento (+1%). Per Thomas Milic la spiegazione è ovvia: "La maggior parte degli elettori che vogliono passare all'UDC, si sono giustificati asserendo che i problemi di fondo della Svizzera sono cambiati". L'immigrazione e i rapporti tra Svizzera e Unione europea sono i temi più attuali che mai da cui i partiti possono beneficiare.

Perdono PBD e Verdi liberali - I seggi guadagnati dai partiti borghesi vanno a scapito dello schieramento verde di sinistra. Stando al risultato del sondaggio, i socialdemocratici registrano una leggero calo (-0,5%), mentre per i Verdi si tratta di una perdita marcata (-1,6%). Thomas Milic sottolinea tuttavia che, per esperienza, la fluttuazione tra i due partiti di sinistra è alta. “Vittorie e sconfitte all’interno della sinistra potrebbero quindi ancora variare”. È presumibile che i Verdi perdano ulteriore consenso e che per questo resterà stabile il numero di elettori che sceglierà il PS. “È infatti evidente che i Verdi hanno un problema strutturale. La situazione politica non gioca a loro favore”. In vista delle prossime elezioni, al centro dell’attenzione ci sono anche il Partito borghese democratico (PBD) e i Verdi liberali, le sorprese del 2011. Per loro i risultati del sondaggio parlano di una leggera perdita (-0,5 rispettivamente -0,4%). Continua così il trend delle recenti elezioni cantonali. In ogni caso l’esito negativo sarà meno pesante che a Zurigo o Lucerna. Milic conferma. “Nelle elezioni federali per i Verdi liberali si prospettano perdite importanti soltanto nel Canton Zurigo”.

"Buone notizie“ per il Ppd – Per il Partito borghese democratico dovrebbero votare alcuni elettori, che già avevano cambiato partito, i quali scelgono il giovane partito in vista delle elezioni del Consiglio federale. “Sono elettori strategici, che si dicono: Voto il Pbd per impedire che il seggio di Eveline Widmer-Schlumpf torni all’Udc”. Per il Ppd, invece, i cambiamenti non sembrano rilevanti (-0,3%). “Per il Ppd, che perde consensi da due decenni, questo sono buone notizie”, afferma Milic. Ma c’è un altro effetto di cui dovrebbe beneficiare il Ppd. In alcuni cantoni, Ticino compreso, non tutti i partiti saranno della competizione con una propria lista, così che i grossi potranno raggranellare qualche voto in più. “Se in un cantone il Partito borghese democratico non ha nessun candidato, i suoi simpatizzanti voteranno probabilmente il grande partito ideologicamente più vicino”. Il Ppd, appunto.

Nel complesso, il 13% degli intervistati ha indicato che cambierà partito rispetto al 2011. “In queste elezioni, non c’è comunque da attendersi cambiamenti rivoluzionari come quelli verificatisi negli anni ’90 con l’esplosione dell’Udc”, conclude Milic.

 

Il sondaggio di 20 minuti/tio.ch
23'870 persone provenienti da tutte le regioni della Svizzera hanno partecipato, tra il 16 e il 17 maggio, alla prima tappa dell’indagine di 20 minuti/tio.ch per le Elezioni federali che si terranno in autunno. I politologi Michael Hermann e Thomas Milic, dell’Istituto di ricerca Sotomo, hanno ponderato i dati per rendere il campione demograficamente e socio-politicamente rappresentativo. Dal momento che si tratta di un cosiddetto sondaggio opt-it, l’errore di campionamento non può essere quantificato.
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