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BERNAProgramma di legislatura, il Parlamento continuerà a dire la sua

19.06.15 - 10:19
Programma di legislatura, il Parlamento continuerà a dire la sua

BERNA - Il Parlamento potrà continuare a dire la sua sul programma di legislatura, affidando mandati al governo. Oggi durante le votazioni finali, il Consiglio nazionale, con 96 voti contro 92 e sei astenuti, ha infatti bocciato la riforma secondo la quale le Camere federali avrebbero dovuto limitarsi a prendere atto di tali programmi. Inutile dunque l'approvazione degli Stati (con 37 voti contro 4 e 4 astenuti).

La bocciatura della revisione della Legge sul parlamento concernente la procedura relativa al programma di legislatura non costituisce per la verità una sorpresa, la Camera del popolo era infatti divisa fin dal principio. Lunedì, quando il Nazionale si è infine allineato agli Stati, lo ha fatto solo con 89 voti a 88, e con il suffragio preponderante del presidente Stéphane Rossini (PS/VS).

Il Parlamento potrà dunque continuare a influenzare l'elaborazione delle grandi linee politiche del governo. Il Consiglio degli Stati avrebbe voluto abbandonare questa pratica. Dal suo punto di vista, occorre evitare che i parlamentari "perdano tempo" a discutere l'agenda politica del Governo e a trattare ogni singolo obiettivo. Nel progetto affossato oggi, il Consiglio federale avrebbe dovuto accontentarsi d'indicare i suoi obiettivi in un rapporto.

Nel 2004, il programma di legislatura aveva dato adito a uno "psicodramma": allora, al Nazionale i voti uniti di sinistra e UDC avevano silurato il "pacchetto". Dopo quell'"incidente", la procedura è stata riveduta e i punti del programma sono trattati singolarmente. Quelli che non vengono accolti da entrambe le Camere sono stralciati.

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