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SVIZZERAIl trasporto degli animali da macello va migliorato

29.01.15 - 11:36
Il trasporto degli animali da macello va migliorato

BERNA - Anche gli animali destinati all'industria alimentare hanno diritto a un trattamento corretto e dignitoso. L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ieri ha posto in consultazione, fino al prossimo 17 aprile, una serie di ordinanze per migliorare i trasporti degli animali da macello e la sorveglianza delle epizoozie.

La legge sulla protezione degli animali - precisa l'USAV in una nota odierna - contiene già direttive piuttosto severe, secondo le quali la durata del trasporto dei capi di bestiame non può superare le sei ore. Spesso si pone tuttavia il problema delle inevitabili soste, che possono protrarsi anche per diverse ore.

Nella revisione dell'ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn), l'USAV propone di limitare a due ore il tempo complessivo delle eventuali fermate dovute a carico/scarico di bestie, cambio di autista o pause varie. Complessivamente gli animali dovrebbero restare quindi al massimo otto ore all'interno dell'automezzo. Un'eventuale permanenza più lunga è unicamente consentita se il veicolo è abbastanza grande, le condizioni climatiche sono adeguate, gli animali hanno accesso all'acqua o eventualmente al latte e vengono foraggiati se necessario.

L'USAV propone inoltre, nella revisione dell'ordinanza sulle epizoozie (OFE), lo spostamento della paratubercolosi e della malattia emorragica epizootica (EHD) dal gruppo di quelle "da sorvegliare" al gruppo delle epizoozie "da combattere". Ciò consentirebbe di poter adottare misure immediate per evitare la diffusione di queste patologie.

In futuro inoltre, gli avicoltori dovranno notificare la stabulazione di nuovi esemplari alla banca dati sul traffico di animali. La misura concerne gli allevamenti che contano più di 250 animali da allevamento, 1000 galline ovaiole, 5000 polli da ingrasso o 500 tacchini. Ciò consentirà - in caso di epizoozia - di sapere rapidamente dove si trovano gli animali per poter procedere velocemente al sequestro delle aziende interessate.

L'USAV precisa che recenti studi hanno evidenziato che l'elenco dei materiali proveniente da bovini a rischio di morbo della mucca pazza (BSE) può essere lievemente ridotto. In futuro, ampie parti dell'intestino tenue e dell'intestino crasso potranno essere utilizzate di nuovo come involucri per insaccati e anche per la produzione di alimenti per animali da compagnia.

Ats

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