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SVIZZERABorse di studio, nessun contributo minimo per studente

11.12.14 - 09:19
Borse di studio, nessun contributo minimo per studente

BERNA - I cantoni devono poter continuare a fissare liberamente l'ammontare delle borse di studio. Dopo il Consiglio Nazionale, anche gli Stati hanno adottato oggi tacitamente una versione edulcorata della Legge sui sussidi all'istruzione, secondo la quale la Confederazione può sostenere finanziariamente anche quei cantoni che non versano un contributo minimo di 16 mila franchi per studente.

Tale soglia è iscritta nel concordato intercantonale sulle borse di studio. Con la revisione della legge, il Nazionale avrebbe voluto fare in modo che solo i cantoni che rispettano le disposizioni materiali di tale accordo potessero beneficiare dei contributi federali.

Alla fine, come ha sottolineato la "senatrice" Géraldine Savary (PS/VD) a nome della commissione, la soluzione federalista preconizzata dagli Stati ha avuto la meglio in Conferenza di conciliazione. I cantoni devono essere liberi di fissare la somma da attribuire agli studenti. I sussidi continueranno quindi a essere ripartiti in funzione della popolazione residente. La maggioranza borghese non ha infatti voluto che queste sovvenzioni siano suddivise tra i cantoni a seconda delle spese effettive in materia di aiuto alla formazione.

La revisione della legge costituisce un controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Sulle borse di studio" dell'Unione svizzera degli universitari, che chiede un'armonizzazione degli aiuti a livello nazionale e un reddito minimo (senza però fissare alcuna somma concreta) per gli studenti durante la loro formazione.

Entrambe le Camere hanno raccomandato la bocciatura della proposta di modifica costituzionale. Solo PS e Verdi hanno sostenuto queste rivendicazioni. Allineandosi al Consiglio federale, i due Consigli hanno preferito sostenere un controprogetto, che si limita a incitare i cantoni ad armonizzare il sistema della borse di studio.

Il dossier è ora pronto per le votazioni finali.

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