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BERNA - La strategia energetica 2050, concepita dal Consiglio federale per traghettare la Svizzera fuori dall'atomo incentivando le energie rinnovabili, sarà al centro delle discussioni oggi pomeriggio (14.30-21.45) al Consiglio nazionale. Il dossier verrà affrontato dopo la tradizionale ora delle domande e il dibattito, a livello di divergenze, sul controprogetto indiretto all'iniziativa popolare degli universitari svizzeri volta ad armonizzare il sistema delle borse di studio a livello federale.
In merito al dibattito sull'energia, sono previste una ventina di ore distribuite su cinque giorni. Il dibattito di entrata nel merito si annuncia spumeggiante (si sono annunciati una trentina di oratori): due minoranze di destra (PLR e UDC) chiedono di rinviare il primo pacchetto di misure al Consiglio federale, affinché elabori un progetto completo e le basi di una riforma fiscale ecologica. Una terza minoranza (UDC) si batterà per la non entrata nel merito.
Qualora la Camera dovesse invece decidere - probabilmente già oggi - di proseguire le discussioni nei particolari, i deputati si troveranno di fronte oltre un centinaio di proposte a corredo del progetto governativo, con la sinistra che proporrà riforme più incisive e la destra invece, preoccupata per la concorrenzialità delle aziende e la sicurezza dell'approvvigionamento, che si batterà per cambiamenti più graduali.
Il primo "pacchetto" della strategia governativa funge tra l'altro da controprogetto indiretto all'iniziativa dei Verdi "Per un abbandono pianificato dell'energia nucleare". La commissione dell'energia, che ha esaminato il progetto governativo mitigandolo su più punti, raccomanderà la bocciatura di questa modifica costituzionale. La consigliera nazionale Adèle Thorens (Verdi/VD) raccomanderà l'approvazione di questa modifica costituzionale.
Le discussioni al Consiglio degli Stati (15.15-20.00) saranno occupate perlopiù dal Preventivo 2015 della Confederazione. Nella versione del Nazionale, il budget presenta un'eccedenza di 381 milioni di franchi, contro 514 milioni nella versione del governo.
I deputati sono stati più generosi del Consiglio federale soprattutto con i contadini, imponendo loro risparmi per 14,2 milioni (contro 130 milioni nel progetto dell'esecutivo).
Ats
