Questi due fattori hanno inciso negativamente sulla bilancia turistica, che ha registrato un calo di un miliardo di franchi, confermando la flessione del saldo già osservata nel 2011 (-655 milioni). Il saldo resta comunque abbondantemente positivo con unâ€TMeccedenza di circa 2 miliardi di franchi, osserva l'UST.
Le spese fatte all'estero dagli svizzeri per viaggi con pernottamenti sono aumentate del 6,0%, a 9,8 miliardi di franchi, mentre quelle per il turismo giornaliero e di transito sono cresciute del 9,0%, superando per la prima volta i 3,1 miliardi di franchi, si legge nel comunicato.
Circa i due terzi del fatturato fatto registrare in Svizzera da turisti residenti all'estero sono stati generati dai pernottamenti. Dopo una leggera flessione nel 2011, questâ€TMultimi hanno subito un ulteriore calo di 212 milioni (-2%) nel 2012 attestandosi a 10,2 miliardi di franchi. Il risultato è dovuto a una nuova diminuzione delle presenze nel settore alberghiero e paralberghiero, i cui stabilimenti hanno registrato una flessione dei proventi pari al 4,8%, a fronte di spese medie per pernottamento rimaste stabili.
Dal canto loro, i soggiorni ospedalieri e di studio hanno segnato un aumento dei proventi nel 2012 (+5,7% a 2,9 miliardi) dovuto principalmente al maggior numero di studenti stranieri iscritti alle scuole universitarie e alle scuole private svizzere e alla crescita delle entrate per soggiorni ospedalieri.
La nuova flessione del fatturato del turismo giornaliero e di transito (-3,6% a 2,6 miliardi) è dovuta ai prezzi poco allettanti della Svizzera, mentre i ricavi provenienti dai consumi di frontalieri e dimoranti temporanei sono progrediti del 5,1%, riflettendo così lâ€TMaumento dei loro effettivi, e hanno raggiunto 2,2 miliardi di franchi.