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Firmata la convenzione di doppia imposizione con il Qatar, è la dodicesima stipulata in pochi mesi
NEW YORK - Dopo la firma, ieri sera a New York, di una nuova convenzione di doppia imposizione (CDI) con il Qatar, la Svizzera soddisfa ormai le condizioni per essere stralciata dalla lista grigia dei paradisi fiscali dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Si tratta infatti del dodicesimo accordo contenente la clausola dell'assistenza amministrativa ampliata in materia fiscale.
La nuova CDI è stata sottoscritta dal presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz e dal primo ministro del Qatar, lo sceicco Hamad bin Jassim bin Jabr Al-Thani a margine dell'assemblea generale dell'ONU, ha indicato in una nota il Dipartimento federale delle finanze (DFF). La firma è stata apposta proprio il giorno dell'apertura del vertice dei capi di Stato e di governo del G20 a Pittsburgh (USA).
La Confederazione aveva deciso il 13 marzo scorso di adeguarsi alle norme dell'OCSE in materia di scambio di informazioni fiscali. In sei mesi Berna è riuscita a negoziare e firmare dodici nuove CDI come richiesto per essere stralciata dalla lista grigia ed evitare eventuali sanzioni. Sono "molto fiero" e "molto soddisfatto di aver ottemperato alle esigenze del G20 in un lasso di tempo così corto", ha detto ieri Hans-Rudolf Merz.
Prima di entrare in vigore le nuove convenzioni dovranno essere approvate dal parlamento. Il DFF sta ora preparando il messaggio che dovrebbe essere sottoposto alle Camere in novembre. Stando al governo, l'entrata in vigore degli accordi potrebbe avvenire nel 2011.
Ats
Foto Keystone Dominic Favre
