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ZURIGOUBS: riacquista titoli ARS per 18,6 miliardi di dollari

08.08.08 - 22:10
UBS: riacquista titoli ARS per 18,6 miliardi di dollari
ZURIGO - L'UBS ha raggiunto un'intesa con le autorità americane nel contenzioso sui titoli ARS. Il numero uno bancario elvetico si è impegnato a riacquistarne per 18,6 miliardi di dollari. Dovrà inoltre pagare una multa di 150 milioni di dollari. La notizia - rilasciata oggi pomeriggio all'agenzia AWP da un portavoce del segretario di Stato del Massachusetts William Galvin - è stata confermata in serata anche dall'UBS. L'operazione peserà per 900 milioni di dollari (prima della deduzione delle imposte) sui conti del secondo trimestre che saranno pubblicati martedì, ha comunicato UBS.

Per questo importo sono infatti stati effettuati ammortamenti nel periodo aprile-giugno, ha dichiarato stasera all'ATS il portavoce di UBS Christoph Meier. La banca ha confermato le proprie previsioni di chiudere il secondo trimestre in parità o in leggera perdita. Gli "Auction Rate Securities" (ARS) sono obbligazioni a lungo termine il cui tasso viene stabilito in brevi intervalli nell'ambito di aste. La banca elvetica si impegna a riaquistare ARS per 8,3 miliardi di dollari a clienti privati per un periodo di due anni a partire dal primo gennaio 2009. Da metà 2010, UBS ricomprerà inoltre ARS per 10,3 miliardi di dollari dagli investitori istituzionali. La multa di 150 milioni di dollari sarà suddivisa tra lo stato di New York e quello del Massachusetts. L'accordo, concluso con lo stato del Massachusetts e altre autorità, fra le quali quelle dello stato di New York e l'autorità di sorveglianza dei mercati americana (SEC), riguarda tutti i clienti detentori di obbligazioni ARS. A fine luglio la banca svizzera aveva già trovato un'intesa con la procura generale del Massachusetts sul riacquisto di ARS per 3,5 miliardi di dollari a diverse città e comuni dello Stato.

D'altro canto il procuratore generale dello stato di New York, Andrew Cuomo, aveva annunciato pure verso la fine di luglio di aver avviato una causa contro l'UBS nell'ambito del dossier ARS, con l'accusa di aver venduto tali titoli ai propri clienti come equivalenti di fondi liquidi e senza metterli in guardia sui rischi cui andavano incontro. In seguito alla crisi finanziaria il mercato delle aste ARS è rimasto bloccato e migliaia di investitori non riescono a rivendere i titoli. Secondo Cuomo, sarebbero toccati circa 50'000 clienti (di cui 7000 nello stato di New York) per un ammontare di 25 miliardi di dollari (26 miliardi di franchi). Oggi, in una conferenza stampa, Cuomo ha "ringraziato UBS per la collaborazione" e si è detto soddisfatto per come si è conclusa la vicenda. Ha aggiunto che anche altre banche dovrebbero coprire i danni provocati agli investitori e che l'accordo raggiunto è basato su una formula che consente alla gente di ricevere rapidamente il proprio denaro.

L'intesa conclusa dall'UBS è intervenuta all'indomani di accordi analoghi delle banche americane Citigroup e Merrill Lynch, che hanno accettato di ricomperare ARS per oltre 7 miliardi di dollari la prima e circa 12 miliardi la seconda. Il contenzioso sui titoli ARS riguarda anche l'altro colosso bancario elvetico, Credit Suisse. La società STMicroelectronics ha infatti inoltrato una denuncia alla corte federale di Brooklyn (New York) contro il Credit Suisse. L'azienda rimprovera alla banca elvetica di aver investito, senza il suo consenso, 450 milioni di dollari in ARS.



ATS
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