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SVIZZERACrollo mai visto per il barometro del KOF: è vera crisi

30.04.20 - 09:58
Attualmente, quasi tutti i gruppi di indicatori che compongono il barometro sono in caduta libera
ARCHIVIO KEYSTONE
Il barometro del KOF certifica una crisi record per la Svizzera.
Il barometro del KOF certifica una crisi record per la Svizzera.
Fonte Ats
Crollo mai visto per il barometro del KOF: è vera crisi
Attualmente, quasi tutti i gruppi di indicatori che compongono il barometro sono in caduta libera

ZURIGO - Crollo mai visto in precedenza per il barometro del KOF, il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo: l'indicatore in aprile è sceso di 28,2 punti, oltre il doppio delle precedenti diminuzioni più marcate, per attestarsi a 63,5 punti, livello più basso dal 2009.

L'economia svizzera è in crisi, è il riassunto della situazione proposta dagli specialisti zurighesi in un comunicato odierno. Solo nei primi tre mesi del 2009, nel pieno della crisi finanziaria, il barometro si era attestato a un livello minore, peraltro di poco.

Il calo mensile è stato da record: a titolo di paragone, nel novembre 2008 in seguito al fallimento di Lehman Brothers la flessione si era rivelata di 7 punti, mentre nel febbraio 2015 dopo l'abbandono della soglia minima di cambio con l'euro la diminuzione si era attestata a 10 punti. Il precedente primato negativo era un calo di quasi 12 punti in un mese del 1995.

Attualmente, quasi tutti i gruppi di indicatori che compongono il barometro sono in caduta libera. Le diminuzioni più marcate sono quelle dell'industria manifatturiera e dei fornitori di servizi, ma anche i dati di alberghi e i ristoranti, consumi interni, edilizia e finanza sono chiaramente negativi.

Il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo presenta il suo barometro - pubblicato sin dagli anni 70 del secolo scorso - come un indicatore che anticipa l'evoluzione dell'economia. Si compone di diversi dati: attualmente comprende centinaia di sottoindicatori.

Il valore reso noto oggi non era di per sé inatteso: non mancavano gli analisti che si aspettavano anzi un dato ancora peggiore. La stima era comunque assai difficile, come è testimoniato dall'ampia fascia di previsioni degli specialisti interpellati dall'agenzia finanziaria Awp, che andavano da 55 a 70 punti.

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