Anche la multinazionale colpita dalla crisi del coronavirus. Ma non è ancora chiaro come andrà il resto del 2020
VEVEY - Il coronavirus non risparmia nemmeno i conti del gigante del settore alimentare Nestlé. Nel primo trimestre il gruppo ha realizzato un fatturato in calo del 6,2% su base annua a 20,8 miliardi di franchi.
A livello organico c'è stata una crescita del 4,3%, grazie a una situazione particolarmente dinamica nel settore America. Difficili si sono invece rivelate le cose in Cina.
L'azienda, tramite un comunicato, sottolinea che è ancora impossibile calcolare l'impatto globale del Covid-19 e proprio per questo al momento la strategia prevista per il 2020 rimane invariata. Tuttavia vengono esplorate opzioni strategiche, comprese la vendita di attività nel settore del latte di arachidi e delle conserve di riso in Cina.
Secondo il CEO Mark Schneider, citato nella nota, «Nestlé ha una responsabilità in questi tempi difficili. I nostri prodotti alimentari e le nostre bevande contribuiscono al benessere, danno conforto e aiutano le persone a ristabilirsi».
Aiuti ai clienti - Per far fronte alla crisi economica scaturita dalla pandemia, il gruppo ha annunciato di voler sostenere i partner commerciali con varie iniziative. L'azienda ha per esempio previsto un pacchetto di aiuti da 500 milioni di franchi per i suoi clienti attivi nel settore della ristorazione. L'iniziativa prevede l'estensione dei termini di pagamento, la rinuncia al noleggio di macchine da caffè e una gamma di prodotti gratuiti per i clienti della ristorazione, precisa il gruppo nella nota.