Rispetto a febbraio non c'è stata nessuna variazione per quelli indigeni, lievissima crescita per quelli importati
NEUCHÂTEL - I prezzi al consumo in marzo sono rimasti sostanzialmente stabili in Svizzera su base mensile, mentre sono aumentati nel confronto annuo: il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 101,7 punti, segnando una variazione del +0,1% rispetto a febbraio e una flessione dello 0,5% sull'arco dei dodici mesi.
Il lieve incremento mensile è dovuto ai prezzi degli indumenti e delle calzature, scesi per via della fine dei saldi stagionali, nonché - fra l'altro - al costo più contenuto delle automobili nuove. È sceso per contro il prezzo dei carburanti.
Sempre rispetto a febbraio i prezzi dei prodotti indigeni sono rimasti perfettamente stabili, mentre quelli dei prodotti importati sono cresciuti dello 0,2%. Su base annua i primi sono restati fermi sul posto, mentre i secondi sono arretrati del 2,2%.
Lo zoccolo dell'inflazione - che nella definizione dell'UST è il rincaro totale senza quello concernente prodotti freschi e stagionali, energia e carburanti - ha mostrato variazioni di +0,3% (mese) e -0,1% (anno).
Come noto, l'efficacia dell'indice dei prezzi al consumo nell'illustrare il costo della vita percepito dai consumatori è spesso al centro di accese discussioni. In particolare perché, per motivi metodologici, non comprende i premi dell'assicurazione malattia di base.