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BERNAArrivano gli austriaci e si prendono le aziende svizzere

06.02.20 - 08:43
Non hanno messo le mani solo sulla Globus; anche le ferrovie di montagna svizzere sono di proprietà austriaca, e non solo.
Keystone
Arrivano gli austriaci e si prendono le aziende svizzere
Non hanno messo le mani solo sulla Globus; anche le ferrovie di montagna svizzere sono di proprietà austriaca, e non solo.

BERNA - Martedì mattina Migros ha chiuso l’affare: la società austriaca “Signa Holding” e la thailandese “Central Group” hanno acquistato insieme la Globus, società affiliata a Migros. Non è la prima volta che un'azienda austriaca fa il suo ingresso nel mercato svizzero.

Per il Segretario generale della Camera di Commercio Svizzera-Austria-Liechtenstein l’impegno delle aziende austriache in Svizzera è qualcosa di positivo. «La Svizzera può beneficiare dell’esperienza delle aziende austriache nel centro e nell’est Europa» ha affermato Urs Weber.

L’Austria ha investito in queste aziende, ed ecco cosa intende fare.

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Globus
I nuovi proprietari della Globus, l’austriaco René Benko con la sua società “Signa Holding” e la thailandese “Central Group”, vogliono posizionare il grande magazzino nel settore del lusso nelle grandi città svizzere. «Se dovessero riuscire nell’impresa di posizionare la Globus come desiderano, potrebbe risultare un affare molto promettente», ha dichiarato Matthias Geissbühler, Chief Investment Officer di Raiffeisen Svizzera. Il commercio al dettaglio è estremamente competitivo, e la pressione proveniente dal commercio online è molto grande. Tuttavia, nel settore del lusso, i clienti tendono a voler valutare dal vivo gli articoli.

XXXLutz
Già due anni fa l’azienda mobiliare austriaca XXXLutz ha fatto il suo ingresso nel mercato svizzero. La società numero 2 nel mercato mobiliare europeo ha investito largamente nel nostro Paese, con l’acquisizione dei negozi di mobili Pfister e Interio. In questo modo la XXXLutz si è collocata bene, sostiene Geissbühler. Nel mercato mobiliare, estremamente concorrenziale e frammentario, la grandezza delle aziende è decisiva. In questo modo la XXXLutz può tener testa nella guerra dei prezzi. 

Dr. Richard
L’impresa di trasporti austriaca Dr. Richard è presente in Svizzera da oltre 10 anni. Con circa 20 pullman è una delle più grandi società di pullman svizzere, sostiene Patrick Angehrn, Responsabile dello sviluppo degli affari in Svizzera. Sta sondando il terreno per un’ulteriore crescita nel settore dei pullman, vorrebbe richiedere però anche la concessione per i trasporti nazionali con autobus a lunga percorrenza. Un’impresa non certo facile. Secondo Thorsten Merkle, della scuola universitaria professionale dei Grigioni, il mercato interno è complicato, e l’eccezionalmente estesa ÖV è un concorrente difficile. Alcuni fornitori di bus hanno tentato di fare concorrenza alle FFS con prezzi più vantaggiosi, i bus non sono però altrettanto veloci quanto i treni delle FFS.

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Ferrovie di montagna a Savognin e Saas-Fee
L’imprenditore austriaco Peter Schröcksnadel (78 anni) è entrato quale investitore nelle ferrovie di montagna a Savognin 10 anni fa, e nelle ferrovie di montagna a Saas-Fee circa un anno fa. Schröcksnadel è anche Presidente della Federazione austriaca di sci. Siccome possiede la maggioranza delle azioni, le ferrovie di montagna a Saas-Fee hanno potuto scongiurare la strategia caratterizzata da tessere stagionali più economiche. Secondo l’esperto del turismo Christian Lasser dell’università di San Gallo, la decisione non è una sorpresa. Con delle tessere stagionali più economiche, le ferrovie di montagna a Saas-Fee avrebbero dovuto rinunciare a delle entrate, e ne avrebbero beneficiato principalmente gli alberghi della regione. «Ciò non sarebbe stato sostenibile per le ferrovie di montagna», sostiene Laesser.

Il fatto che le aziende austriache investono in Svizzera è considerato da Matthias Geissbühler come un «normale sviluppo in un mondo globalizzato». Geissbühler ha aggiunto inoltre, citando l’esempio di Globus e XXXLutz, che gli austriaci puntano a crescere, e non a tagliare posti di lavoro. Egli trova che è bello che siano delle aziende svizzere ad essere attive sul territorio, per i clienti però la cosa più importante sono dei prodotti di qualità a prezzi attrattivi.

KeystoneRené Benko

Mr. Globus ha 5 miliardi di euro
Discreto, ma attratto dal lusso. Il 42enne René Benko sta facendo parlare di sé, è infatti lui che ha acquistato la Globus di Migros. Con un patrimonio stimato sui 5 miliardi di euro, si colloca al terzo posto tra gli uomini più ricchi d'Austria, e la sua azienda è tra i maggiori investitori immobiliari in Europa. È innamorato della sua ferrari e dei suoi accessori d’oro sin dai tempi della scuola, raccontano i suoi ex compagni. La carriera del multimiliardario “self-made” è iniziata in giovane età: convertendo sottotetti in appartamenti di lusso, a 20 anni era già riuscito a racimolare quasi un milione di franchi. In seguito ad un primo matrimonio non riuscito, è ora sposato con l’ex modella Nathalie, con cui ha avuto 4 figli. 

Benko è anche stato al centro di alcune polemiche: denunciato in passato per un caso di corruzione, ha molti contatti nell'élite politica austriaca e nelle redazioni dei giornali, relazioni che hanno spesso fatto alzare dei dubbi sulla misura in cui Benko influenzi la corrispondenza giornalistica.

Ma cosa ci fate in Svizzera?
Come mai le aziende all'estero decidono di investire da noi? Oltre alle più classiche considerazioni economiche, ci sono anche altri punti e curiosità a favore del nostro Paese. Una delle motivazioni principali è la stabilità, infatti l’ultimo sciopero generale in Svizzera è avvenuto più di 100 anni fa. Inoltre, le imprese estere possono tenere conto di trovare personale qualificato: sapevate che la Svizzera è al secondo posto per numero di premi Nobel rispetto alla popolazione? E chiaramente ha una certa importanza anche la qualità della vita: ben 3 città svizzere si situano tra le prime 15 città con la migliore qualità della vita. In aggiunta, abbiamo una cultura multilingue rara, pochi altri Paesi possono vantare un’ampia conoscenza di diverse lingue così diffuse.

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COMMENTI
 

klich69 4 anni fa su tio
Investono sì certamente ma non a lungo termine perché c’e la fregatura ue che fa pressione sui scemi federali e questi sono a 90 subito. Quindi non è buonismo caso mai è ignoranza al di qua dell’austria.

Galium 4 anni fa su tio
Direi che dobbiamo ringraziare il cielo che gruppi stranieri investano in Svizzera. Fare del nazionalismo è assolutamente fuori luogo, tanto più che molte società svizzere investono all'estero con successo e con beneficio di entrambe le parti.

roma 4 anni fa su tio
...quando si accorgeranno che qui non c'è trippa per gatti se ne andranno lasciando qui qualche debito di troppo, qualche disoccupato in più e un "tot" di macerie.

patrick28 4 anni fa su tio
Forza Austria ! Forza UE !

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a patrick28
E che palle ;-)

Liberopensiero 4 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Spero almeno che tu viva in Italia!

LordK 4 anni fa su tio
UST: Evoluzione dei gruppi d'imprese multinazionali in Svizzera, 2014–2018 Gruppi d'imprese multinazionali Numero gruppi 17314 Numero imprese 28622 Numero addetti 1408277 Sotto controllo estero Numero gruppi 8042 Numero imprese 12398 Numero addetti 489593 Questi dati si riferiscono solo alle multinazionali che, come possiamo notare, impiegano un quarto dei lavoratori in Svizzera. Possiamo però anche notare che se per numero gruppi e numero imprese, quelle sotto il controllo estero sono ormai poco meno della metà rispetto a quelle sotto controllo domestico, questo non si riflette per il numero di adetti che risulta essere poco più di un terzo. Un’altro degli aspetti che emerge dalla statistica dell’UST è che sempre più persone lavorano in Svizzera per aziende che fanno capo a proprietari cinesi. A voi le conclusioni.

Bandito976 4 anni fa su tio
Bravi, dategli anche la casa, soldi e cittadinanza
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