Solo il 3% della popolazione tra 16 e 74 anni li attende con impazienza. E uno svizzero su 10 pensa che vadano soppressi
BERNA - Quasi tutti gli svizzeri festeggeranno il Natale, ma sono in pochi a non vedere l'ora di scartare i propri pacchi. Secondo un sondaggio dell'istituto di ricerche di mercato GfK, solo il 3% della popolazione tra 16 e 74 anni dice di attendere con impazienza le festività per ricevere i regali, mentre due su tre li trova simpatici ma non obbligatori. Un po' più del 10% pensa addirittura che vadano soppressi.
Per il 20% i regali sono indissociabili dal Natale, si legge in una nota. Al contrario, il 14% lo trascorre senza il minimo pacco, una percentuale che scende al 9% per i romandi e sale al 16% tra gli svizzero tedeschi.
Il 25 dicembre - festeggiato dal 95% - è soprattutto atteso per passare del tempo in famiglia, come evidenzia il 56% degli interrogati. Uno su cinque è invece ansioso di poter beneficiare di tempo libero lontano dal lavoro.
Circa un terzo afferma che i regali migliori sono quelli fatti dal partner. Gli uomini (42%) si sentono viziati dalla propria compagna, mentre non sempre il discorso vale anche in senso opposto (21%). In pochissimi apprezzano particolarmente i doni dei nonni (1,6%).
Sulla lista dei regali meno graditi figurano le candele profumate (18%), le calze (15%), gli utensili da cucina e i bagnoschiuma, entrambi attorno al 10%. Inevitabilmente alcuni pensieri, come i CD, sono benvoluti da chi ha almeno 50 anni, ma meno dai più giovani.
Gli svizzeri sono inoltre piuttosto reticenti a chiedere di cambiare un regalo mancato. Quattro su cinque ammettono in effetti di accettarlo in silenzio.
L'indagine di GfK è stata condotta all'inizio di dicembre presso 1002 svizzeri e non ha tenuto in considerazione il Ticino. Tre quarti degli intervistati sono svizzero tedeschi e un quarto romandi.