Peter Kurer potrebbe essere presto messo alla porta a causa del recente flop legato alla sfumata acquisizione di UPC
ZURIGO - Peter Kurer, presidente del consiglio d'amministrazione (cda) di Sunrise, potrebbe essere presto messo alla porta. Stando al portale finanziario "Inside Paradeplatz", dopo il recente flop legato alla mancata acquisizione di UPC il numero due elvetico delle telecomunicazioni starebbe cercando il sostituto del manager.
Ai cacciatori di teste sarebbe già stato assegnato l'incarico di trovare la personalità adatta al ruolo, si legge oggi sul sito. L'operatore elvetico ha per il momento messo a tacere le voci. La direzione sostiene pienamente Kurer e spera che questi continuerà a restare in carica a lungo, ha detto una portavoce all'agenzia Bloomberg.
Tuttavia, la destituzione del 70enne non sarebbe una sorpresa, almeno stando a quanto aveva dichiarato in ottobre il diretto interessato. Kurer, difendendo l'acquisto di UPC, poi naufragato di lì a poco, aveva affermato alla NZZ di attendersi conseguenze ai piani alti in caso di fallimento dell'operazione.
Il 22 ottobre Sunrise - sotto la pressione fra gli altri della tedesca Freenet, azionista di maggioranza - ha reso noto di aver annullato l'assemblea straordinaria prevista per il giorno dopo, in cui si sarebbe dovuto discutere della transazione. Una mossa che ha significato la fine delle trattative con il gigante statunitense Liberty Global, proprietario di UPC.
Per concludere l'operazione era necessario il semaforo verde a un aumento di capitale di 2,8 miliardi di franchi, mentre il costo totale dell'acquisizione era stato fissato a 6,3 miliardi. In base al contratto, Sunrise dovrà pagare una penale di 50 milioni.