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SVIZZERAOttobre nero, crollano export e import

19.11.19 - 08:52
Il comparto maggiormente toccato dal calo delle vendite è stata l'industria chimico-farmaceutica. In negativo anche il segmento gioielleria e bigiotteria. Segno più per auto e orologi
Keystone (archivio)
Ottobre nero, crollano export e import
Il comparto maggiormente toccato dal calo delle vendite è stata l'industria chimico-farmaceutica. In negativo anche il segmento gioielleria e bigiotteria. Segno più per auto e orologi

BERNA - Forte calo dell'export e dell'import svizzero nel mese di ottobre: le esportazioni sono calate del 5,3% (a 19,3 miliardi) e le importazioni del 2,4% (a 17,0 miliardi), indica l'Amministrazione federale delle dogane (AFD) in una nota odierna.

In termini reali risulta a parità di giorni lavorativi un -1,3% per l'export e un -2,4% per le importazioni. La bilancia commerciale ha registrato un'eccedenza di 2,4 miliardi di franchi (settembre: 3,0 miliardi).

In ottobre, il comparto maggiormente toccato dal calo delle vendite è stata l'industria chimico-farmaceutica, con un calo del 10,9% (pari a una contrazione di 1,2 miliardi). Da segnalare che nel mese precedente questo settore aveva fatto segnare una progressione del 19,2%.

In negativo anche il segmento gioielleria e bigiotteria (-7,6%). Positivo invece il settore delle macchine, con un +1,5%. Il leggera progressione anche l'export di orologi.

Per regione, sono calate soprattutto le vendite in Nordamerica: -22,6%. In calo, ma in maniera molto meno significativa, l'export verso l'Europa (-1,9%), in particolare a causa della riduzione delle esportazioni verso Francia e Austria.

L'export verso l'Asia è solo leggermente diminuito: -0,5%. Questo dato nasconde però realtà molto diverse: le vendite verso la Cina sono ad esempio salite del 16,4%, mentre quelle per il Giappone sono calate del 15,7%.

Quanto alle importazioni, hanno fatto segnare un calo soprattutto i segmenti gioielleria e bigiotteria (-10,5%), macchine (-3,3%) e veicoli (-3,7%). Per quanto riguarda i paesi di provenienza delle merci, il Nordamerica segna un -16,7%, l'Asia un -2,6% e l'Europa un -1,8%.

Gli orologi toccano i due miliardi - Le esportazioni dell'industria orologiera hanno raggiunto la soglia dei 2 miliardi di franchi in ottobre, in crescita dell'1,5% rispetto allo stesso mese del 2018. La progressione generale è però stata frenata dal forte calo osservato nell'export verso Hong Kong, indica la Federazione dell'industria orologiera (FH) in una nota.

In termini di volume, in ottobre si è assistito a una crescita del 2,0% a 1,9 milioni di orologi esportati. I prodotti in acciaio, la categoria più venduta, hanno però fatto segnare valori in controtendenza con vendite in calo sia in termini di volume (-9,8% a 1,20 milioni di unità), sia in termini di valore (-1,9% a 778,6 milioni di franchi).

Andamento analogo anche per l'export di orologi realizzati con metalli preziosi: le vendite sono risultate in calo del 3,5% a 39'200 unità, con un valore in diminuzione dell'1,9% a 607,5 milioni di franchi. Valori contrastati invece per gli orologi bimetallici: se ne sono venduti 132'300 pezzi (-1,7%) per un valore di 370,2 milioni di franchi (+17,6%).

Stati Uniti si conferma essere il mercato più interessante per l'orologeria svizzera. L'export in direzione degli USA è cresciuto del 9,5% a 227,5 milioni di franchi. Al secondo posto si piazza la Cina (+17,6% a 218,4 milioni), che ha superato Hong Kong (-29,7% a 191,3 milioni). Seguono Giappone (+11,3% a 146,1 milioni), Regno Unito (+12,9% a 145,0 milioni) e Francia (+24,2% a 114,0 milioni).

Più in generale, il calo delle esportazioni in settembre si è verificato in tutti i settori ad eccezione di quelli di lusso (valore superiore a 3000 franchi). Le flessioni più marcate sono state fatte segnare dagli orologi di un valore inferiore ai 200 franchi (-5,2% in termini di valore, -14,5% in termini di volume) e da quelli compresi tra 200 e 500 franchi (-8,7% in termini di valore, -8,2% in termini di volume).

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