Le banche rischiano di non essere contente, visto che guadagnano denaro se i clienti sottoscrivono prestiti e investono il loro denaro
ZURIGO - Tempi duri in arrivo per i gestori patrimoniali, perlomeno nelle loro attività con i super-ricchi: stando a uno studio pubblicato oggi da UBS e dalla società di consulenza Campden, la maggior parte delle famiglie ultra benestanti con propri consulenti d'investimento si aspetta nel prossimo anno un calo dei mercati finanziari e si sta preparando di conseguenza.
Da un sondaggio, che ha interessato 360 famiglie particolarmente abbienti con una media di 917 milioni di dollari di attivi in gestione, è emerso che il 42% sta aumentando le proprie riserve di liquidità, mentre il 22% riduce il proprio indebitamento.
Le banche rischiano di non essere contente, visto che guadagnano denaro se i clienti sottoscrivono prestiti e investono il loro denaro. Inoltre se i patrimoni vengono tenuti in contanti gli istituti devono anche sopportare tassi di interesse negativi.
Secondo i consulenti in materia di investimenti, è improbabile che il contesto geopolitico migliori: il 91% prevede che le tensioni tra Cina e Stati Uniti avranno un impatto economico importante il prossimo anno.
Nei dodici mesi precedenti l'indagine, i super-ricchi avevano già guadagnato meno del previsto con i loro investimenti in azioni e si erano quindi sempre più orientati verso attività alternative come gli immobili o le società non quotate.