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SVIZZERAL'industria svizzera torna a crederci e l'indice PMI cresce

02.09.19 - 10:26
Il franco nuovamente forte potrebbe giocare contro a questo rinnovato ottimismo
Keystone
L'industria svizzera torna a crederci e l'indice PMI cresce
Il franco nuovamente forte potrebbe giocare contro a questo rinnovato ottimismo

ZURIGO - Meno pessimismo sull'andamento dell'industria svizzera: l'indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Manager's Index, PMI) si è attestato in agosto a 47,2 punti, in progressione di 2,5 punti rispetto ai 44,7 punti di luglio, valore più basso dal settembre 2012.

Il dato nell'ottavo mese dell'anno rimane comunque inferiore al livello di crescita fissato a 50 punti, rende noto in un comunicato Credit Suisse (CS), i cui economisti interpretano i dati raccolti mensilmente in un sondaggio dall'associazione di categoria Procure.ch.

Questo significa che è da attendersi un calo della congiuntura industriale nei prossimi mesi. Il quadro generale caratterizzato dal un franco forte rispetto all'euro e da una elevata incertezza riguardo all'evoluzione economica nei paesi che acquistano i prodotti elvetici fa pensare che il trend generale non cambierà presto. Sensibile - pari 17,4 punti - è inoltre l'arretramento dell'indice su base annua.

Il dato di agosto è superiore alle previsioni degli analisti interrogati dall'agenzia Awp, che scommettevano su valori compresi fra 45,0 e 46,0.

Scendendo nei dettagli, la componente produzione è salita a 46,7 (+2,8 punti rispetto a luglio). È peggiorata la situazione prodotti di vendita in magazzino (-7,4 punti a 47,6) e dell'impiego (-4,9 a 47,8): quest'ultimo valore è il più basso dal luglio 2016.

Pur dando prova di prudenza - si tratta di informazioni relative a un singolo mese - il dato sull'occupazione lascia presumere che le capacità saranno diminuite con un taglio dell'organico, commentano gli specialisti di CS. Finora le aziende non avevano cancellato impieghi, confidando nella tenuta della congiuntura mondiale: ma ora, con la vertenza commerciale in atto fra Stati Uniti e Cina, la situazione è probabilmente cambiata.

La situazione degli ordinativi si è fatta per contro meno negativa (+8,2 punti a 47,4): è ai massimi da marzo. Ma i tempi di consegna sono scesi (-0,7 punti a 46,2 punti), cosa che fa pensare a una debole domanda.

Credit Suisse ha reso noto anche l'indice PMI relativo al settore terziario: in agosto è salito a 55,3 punti (+7,2 rispetto a luglio e -3,2 nel confronto annuo). Il dato - sensibilmente superiore alle stime degli analisti, che si aspettavano numeri fra 49,0 e 49,4 - è tornato a crescere dopo il calo di luglio, mostrando che nel ramo dei servizi la crescita rimane in atto, pur perdendo tendenzialmente dinamismo.

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