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Roche, l'acquisizione di Spark Therapeutics «entro la fine dell'anno» Il CEO Severin Schwan è ancora ottimista: «Le cose buone richiedono sempre tempo»
BASILEA - Il CEO di Roche Severin Schwan è ancora convinto di poter portare a termine entro la fine dell'anno l'acquisizione di Spark Therapeutics, società americana specializzata nelle terapie geniche. Lo si legge in una lettera redatta dal manager e indirizzata ai dipendenti del laboratorio con sede a Filadelfia (Pennsylvania).
Schwan resta dunque tutto sommato ottimista nonostante l'operazione stia andando per le lunghe. «Le cose buone richiedono sempre tempo», scrive nella missiva - pubblicata dalla Securities and Exchange Commission (SEC), l'ente statunitense di vigilanza della borsa - il numero uno del gigante basilese, facendo appello alla pazienza degli impiegati.
Le aziende stanno collaborando per procurare alle autorità competenti tutte le informazioni necessarie. Le due parti hanno ora tempo fino al 30 aprile 2020, invece che fino al 31 gennaio, per finalizzare l'acquisizione.
L'operazione, convalidata da entrambi i consigli di amministrazione, sta venendo sabotata da alcuni azionisti di Spark, i quali ritengono che l'offerta formulata da Roche sia troppo bassa. Perciò hanno citato in giudizio davanti a un tribunale i propri dirigenti, con l'accusa di aver fornito informazioni incomplete o fuorvianti riguardo alle proiezioni finanziarie della transazione.
A febbraio, la multinazionale farmaceutica renana aveva annunciato il rilevamento di Spark per 4,3 miliardi di dollari (4,27 miliardi di franchi al cambio attuale), ovvero 114,50 dollari per azione. Da quel momento in poi, l'offerta di acquisto è stata più volte prolungata. Le condizioni dell'operazione restano quelle divulgate inizialmente.
Spark è stata la prima impresa a ricevere, nel 2017, il via libera da Washington per una terapia genica, ambito della medicina in piena espansione.
