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SVIZZERAUn po' meno “eco” e un po' più “cool”, Mobility punta su Suv e auto di lusso

28.05.19 - 12:08
L'idea della cooperativa è di fornire «un piacere di guida con marchi che fanno battere il cuore» ma non mancano le critiche: «e l'ecologia dov'è?»
Jaguar
Una Jaguar XF, uno fra i nuovi modelli disponibili presso Mobility
Una Jaguar XF, uno fra i nuovi modelli disponibili presso Mobility
Un po' meno “eco” e un po' più “cool”, Mobility punta su Suv e auto di lusso
L'idea della cooperativa è di fornire «un piacere di guida con marchi che fanno battere il cuore» ma non mancano le critiche: «e l'ecologia dov'è?»

ZURIGO - Anche l'offerta di auto in condivisione cambia: Mobility, cooperativa che propaga la «sostenibilità sociale, economica ed ecologica», propone ora anche SUV e altre vetture di lusso, quali Land Rover e Jaguar. La notizia ha già provocato critiche. Ma Mobility afferma: seguiamo il mercato.

In cooperazione con l'importatore Emil Frey è stato lanciato un test che durerà un anno e «con marchi che fanno battere il cuore più forte», afferma Mobility in un comunicato odierno. I modelli in questione promettono un «lussuoso piacere di guida»: si tratta dei SUV Jaguar F-Pace, Land Rover Discovery Sport e Land Rover Velar, nonché delle limousine Jaguar XF e Jaguar XE. Mezzi che possono arrivare a costare anche quasi 70'000 franchi nella sola versione di base.

Si comincerà con nove vetture stazionate in cinque località, tutte della Svizzera tedesca, ma se l'offerta avrà successo saranno ampliati sia il numero di veicoli che i punti in cui noleggiarli. Le auto "premium" non avranno inoltre la tradizionale livrea rossa: saranno in colori più comuni, per poterle rivendere meglio sul mercato dell'occasione.

Mobility afferma di seguire una tendenza di mercato: un'auto su tre venduta in Svizzera è un un SUV. «Per noi è importante poter offrire veicoli diversificati e attraenti», afferma il direttore Roland Lötscher, citato nella nota. «Solo se andiamo incontro a tendenze e gusti diversi possiamo convincere il maggior numero possibile di persone a condividere la loro prima o seconda vettura, invece di possederla».

Proprio in questa rinuncia, secondo Mobility, sta l'effetto leva sostenibile della cooperativa: gli studi mostrano che un'auto condivisa ne sostituisce dieci private. «Per questo mi rallegro per le vetture di lusso: rendono Mobility ancora più attraente», sostiene Lötscher.

I prezzi richiesti non sono comunque da asceta: le auto della categoria in questione costeranno 9 franchi all'ora e 1,50 franchi al chilometro. Ben più quindi di un'utilitaria (2 franchi/55 centesimi) o di un auto familiare (3 franchi/80 centesimi), per una cooperativa che come scopo statutario ha di contribuire «allo sviluppo sostenibile di forme di mobilità rispettose dell'ambiente».

La nuova offerta sta già facendo discutere: secondo l'Associazione traffico e ambiente, che pur sostiene l'idea di base della condivisione, la proposta di auto di lusso può condurre a incentivi sbagliati.

«I veicoli premium potrebbero ad esempio invogliare a guidare auto chi altrimenti viaggerebbe con i mezzi pubblici», afferma il portavoce Anders Gautschi in dichiarazioni rilasciate al portale online di 20 Minuten. Inoltre le auto di grandi dimensioni come i SUV sono inefficienti e consumano troppo carburante. «Mobility non dovrebbe puntare su questo tipo di veicoli, bensì su una mobilità ecologica e sensata».

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