Le vendite restano comunque elevate, a crescere particolarmente l'export verso il Giappone
BERNA - Le vendite di orologi all'estero sono lievemente calate in aprile, pur mantenendo un livello elevato. Su base annua si sono contratte dello 0,4% a 1,75 miliardi di franchi, indica una nota odierna della Federazione dell'industria orologiera svizzera (FH).
I risultati sono contrastati a seconda dei mercati. La variazione negativa delle esportazioni verso Hong Kong (-3,9% a 251,2 milioni di franchi) ha pesato sull'intero comparto. Situazione diametralmente opposta negli Stati Uniti (+16,8% a 205,5 milioni).
Quello di aprile in Giappone è stato il quarto mese consecutivo di aumento sostenuto (+21,2% a 137,7 milioni), mentre la Cina ha perso terreno (-5,5% a 131,1 milioni). In Europa le vendite sono calate (-4,3%), anche se singoli mercati come quelli del Regno Unito (+7,2% a 100,7 milioni) e della Germania (+1,6% a 102,8 milioni) sono cresciuti.
I volumi totali sono scesi del 17,1% a 1,6 milioni di orologi da polso venduti all'estero, ciò che corrisponde a 330'000 unità in meno rispetto a marzo. La contrazione tocca in particolare i segnatempo di meno di 200 franchi (prezzo da export), il cui volume è crollato del 23,6%. Si salva il mercato dei pezzi oltre i 3'000 franchi (+4,3% su base annua).