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SVIZZERAErmotti critica la Svizzera: «UBS abbandonata nella sua vertenza in Francia»

02.05.19 - 10:36
Il Ceo della banca critica la presunta inattività del Consiglio federale nel sostenere le ragioni dell'istituto di credito
Keystone
Il presidente della direzione di UBS, Sergio Ermotti
Il presidente della direzione di UBS, Sergio Ermotti
Ermotti critica la Svizzera: «UBS abbandonata nella sua vertenza in Francia»
Il Ceo della banca critica la presunta inattività del Consiglio federale nel sostenere le ragioni dell'istituto di credito

ZURIGO - La Svizzera non ha aiutato a sufficienza UBS nella vertenza miliardaria in Francia: lo sostiene il presidente della direzione Sergio Ermotti, che in un'intervista al Blick difende la strategia della banca. E respinge anche le critiche al suo stipendio stratosferico.

All'intervistatore che gli chiede se non si senta abbandonato dalla Svizzera, nella vicenda francese, il manager ticinese risponde: «Sì, un po' sì». Per poi aggiungere. «Sapete, ci sono due cose che mi danno fastidio. In primo luogo non può essere che un ministro delle finanze francese durante l'inchiesta auspichi pubblicamente una condanna di UBS e la Svizzera non reagisca. Immaginate cosa succederebbe se il Consiglio federale si augurasse che un'azienda fosse condannata durante un processo! In secondo luogo pochi presunti esperti si sono presi la briga di esaminare attentamente i fatti. Durante il processo di tre settimane abbiamo chiaramente presentato la nostra posizione, ma quasi nessuna di queste persone era presente alle udienze».

UBS in febbraio è stata condannata a pagare 4,5 miliardi di euro (multa di 3,7 miliardi e risarcimento danni per 800 milioni) per aver aiutato sistematicamente i clienti ad evadere il fisco, fra il 2004 e il 2011. Per Ermotti però «in tribunale non è stato dimostrato che sia stato violato il diritto europeo o francese». «La situazione dei fatti ci impedisce di dire che UBS è colpevole».

Il CEO racconta che l'istituto ha trattato con l'autorità fiscale. «Nel primissimo stadio dell'inchiesta si parlava di una somma fra 40 e 100 milioni di euro. Ma in seguito la banca francese BNP Paribas si è vista costretta a pagare negli Usa una multa di 9 miliardi di euro e una ex ministra delle finanze è stata messa sotto accusa, perché aveva sostenuto un accordo extragiudiziale. Quasi allo stesso momento i francesi hanno abbandonato il tavolo delle trattative» con UBS, conclude.

La responsabilità dei dirigenti sarà al centro dell'assemblea generale odierna. Diverse organizzazioni di consulenza degli azionisti invitano a rifiutare il discarico, vale a dire il mettere i vertici al riparo da azioni di responsabilità per quanto hanno fatto. Secondo il presidente del consiglio di amministrazione Axel Weber - intervistato in contemporanea pure dal Blick - non è escluso che il discarico non ottenga il necessario 50% dei voti.

Weber si è espresso anche sul compenso ricevuto nel 2018 da Ermotti, che con 14 milioni è stato il manager più pagato della Svizzera (ha guadagnato quanto uno svizzero medio incassa in 181 anni e un ticinese in 211). «UBS è una banca globale con radici elvetiche: questo vuol dire che non possiamo solo tenere conto dei salari in Svizzera, ci troviamo con altri istituti globali in concorrenza per i talenti», argomenta l'ex numero uno della Bundesbank.

Secondo Weber UBS è nel gruppo di punta delle banche europee. «E siamo alla pari con le banche statunitensi su alcuni dati chiave, come il rendimento del capitale». L'anno scorso l'azienda ha versato 3,1 miliardi in bonus e 3,4 miliardi agli azionisti: «Per la prima volta da quando Sergio e io guidiamo la banca gli azionisti hanno ricevuto di più dei dipendenti attraverso le componenti variabili». I dividendi sono saliti, mentre le gratifiche - nonostante risultati migliori - sono scesi.

Anche Ermotti si è espresso sul suo stipendio. «Accetto il fatto che alcuni per principio siano contrari a tali somme. Questo è okay. Ma ci sono anche molte altre ragioni per cui le persone sono critiche. Non voglio entrare nei dettagli e assumere il ruolo di psicologo. Ma alcuni non sono realmente informati o distorcono i fatti».

Weber: «Il processo è stato inevitabile» - Il processo subito da UBS in Francia per aiuto all'evasione fiscale è stato inevitabile, perché non è stato possibile trovare un accordo extragiudiziale a condizioni accettabili: lo ha detto il presidente del consiglio di amministrazione Axel Weber all'assemblea generale degli azionisti.

La riunione - uno degli appuntamenti tradizionalmente più significativi dell'anno economico elvetico - si è aperta oggi alle 10.30 a Basilea. In primo piano vi è proprio il tema del processo in Francia, costato a UBS - in prima istanza - una condanna al pagamento di 4,5 miliardi di euro.

«Anche nell'interesse degli azionisti, non abbiamo avuto altra scelta che seguire la via giudiziaria», ha sostenuto Weber. Come noto due importanti istituzioni di consulenza agli azionisti, Ethos e ISS, raccomandano di non dare il discarico alla dirigenza. Una terza, Glass Lewis, è per l'astensione.

A far discutere in secondo luogo sarà come sempre il tema dei compensi. A questo proposito Weber ha detto che il modello retributivo di UBS spinge i dipendenti a fare gli interessi dell'azienda.

L'ex presidente della Bundesbank ha detto peraltro di prendere seriamente in considerazione il problema del corso dell'azione, che l'anno scorso - nonostante un miglioramento dei risultati - è crollato del 32%. L'istituto non è rimasto inattivo, sono state riacquistate azioni per 750 milioni, ha detto Weber.

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COMMENTI
 

Mattiatr 4 anni fa su tio
Ragazzi, prima di sparar sentenze vorrei far notare una cosuccia, quelli sono Svizzeri che fanno lavorare Svizzeri, che serve star qua a discutere?¶ Pure io da cittadino mi sentirei offeso dalla mia nazione se non intervenisse in casi come questo. Un politico ha giudicato colpevole una nostra banca, in seguito lo è diventata. Una persona non è colpevole finché il giudice non decide la sua sentenza, non tocca a chiunque questo lavoro, un motivo ci sarà. Quello che quel politico francese ha fatto è rendere una questione giudiziaria politica, in pratica per la popolazione UBS era colpevole ancora prima della condanna. Non so se capite quello che sto dicendo, ma quello che i francesi ci hanno fatto è grave e il consiglio federale ha ignorato il fatto. Vuol dire che potranno farlo con altre nostre aziende, e ciò non va bene. Che qualcuno a Berna si svegli perché gli svizzeri prima o poi si stuferanno di essere inermi nei confronti degli europei.

pulp 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Esatto.... Una presa di posizione era doverosa - ma non per UBS ma per ribadire quanto hai esposto tu.... ovvero che uno stato (per bocca di un suo ministro) non deve permettersi di fare processi alle intenzioni e lasciare che sia la magistratura a valutare i casi ed emettere le sentenze.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
Per fortuna qualcuno qua ha il dono della sintesi :-D In ogni caso io ho sincero timore di un UE che perde piano piano la coscienza dei 3 poteri (Esecutivo, legislativo e giudiziario). In fondo ieri abbiamo scoperto che Junker si permette di fare quello che vuole (alla dittatore per intenderci) e oggi che un francese spara sentenze come un giudice. Alle prossime votazioni e a quelle che seguiranno riflettiamo bene agli impatti con i rapporti internazionali. Già il fatto che ogni mese rischiamo di finire in una lista nera se non facciamo quello che vogliono non mi piace. Speriamo che smettano, di fare così o di essere Unione :-)

LAMIA 4 anni fa su tio
UBS e la lobby bancaria alle camere si ricordano della Svizzera solo quando sentono diminuire gli utili da spartirsi

pulp 4 anni fa su tio
vallo a spiegare a quelli che vedono le banche come il male a prescindere... poi magari sono i primi ad avere in giro fondi in nero....

SSG 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
…. e l'ipoteca della casetta! Ci si dimentica che sono pochi quelli che possono permettersi di comprare casa in contanti.

SSG 4 anni fa su tio
A parte il fatto che quando UBS ha avuto difficoltà Ermotti non c'era! Bisogna anche dire che la banca ha restituito tutto l'aiuto dato dalla confederazione pagando anche un elevato interesse. Quindi la confederazione ha guadagnato e di conseguenza anche tutti i cittadini. Senza dimenticare quanti lavorano (+ famiglie) per questa banca (e pagano le tasse in Svizzera), quante PMI possono lavorare grazie al sostegno della banca. Se dovesse fallire pensate quante persone andrebbero in assistenza!

Galium 4 anni fa su tio
Risposta a SSG
Discorso assolutamente fondato, ma molti, per ignoranza o faziosità, sembrano non comprenderlo

mats70 4 anni fa su tio
Gli utili ce li teniamo noi e ci facciamo il mega bonus, alle multe ci pensino gli altri che il mega bonus arriva lo stesso.

Tato50 4 anni fa su tio
Ci sono persone che da sole mettono a tacere le Banche perché sono dei "potenti". Un certo Trump, che ha ricevuto prestiti per 2 miliardi da Deutsche Bank, quando quest'Istituto ha deciso di pubblicare tutti gli averi nascosti dal "boss" è bastata una telefonata per mettergli il bavaglio. C'è chi può e chi viene abbandonato a se stesso-;((((

OCP 4 anni fa su tio
UBS ne ha combinate di tutti i colori... che si arrangi.

hush 4 anni fa su tio
MA NON SI VERGOGNA?!

roma 4 anni fa su tio
...Ermotti si ricorda della Svizzera solo quando è nella palta...

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a roma
Forse pensa anche a quella decina di migliaia di persone che con UBS ci vivono. Da quello che fa le pulizie fino ai piani alti. Potrebbe benissimo fregarsene perché non penso che abbia problemi per arrivare all'età dell'Ave!!!

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
.....AVS....

cerea 4 anni fa su tio
UBS insieme a CS sono le due banche che hanno "spronato" in Consiglio federale a firmare gli accordi di scambio automatico delle informazioni sui conti dei clienti. Il CF ha obbedito come se fosse un loro dipendente. Nessuna pietà per loro.

Liberopensiero 4 anni fa su tio
Non mi risulta che UBS sia una azienda della confederazione e infatti, come azienda privata, è libera di muoversi come desidera se poi questa libertà in alcuni casi ha delle conseguenze allora che ci si assuma le proprie responsabilità senza farebtroppe storie!

pulp 4 anni fa su tio
Ermotti è un grande e lo dimostra proprio quando ha le "palle" di dire quello che molti pensano. Nel caso specifico, l'atteggiamento del ministro francese delle finanze è stato squallido e a Berna, qualcuno avrebbe dovuto reagire. Anche perché le banche francesi non sono "stinchi di santo" e peraltro operano anch'esse in Svizzera con lauti profitti.

skorpio 4 anni fa su tio
vi ha già aiutato e fin troppo nel 2001.... caro Ermotti perchè non metti tu dei soldi... in 7 anni hai guadagnato quasi 100 mio... !!!!
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