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SVIZZERAMa quanto piace agli svizzeri fare shopping sul web

28.02.19 - 11:34
Nel 2018 abbiamo comprato per 9,5 miliardi di franchi (in crescita) e - a sorpresa - lo abbiamo fatto soprattutto sui portali elvetici
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Ma quanto piace agli svizzeri fare shopping sul web
Nel 2018 abbiamo comprato per 9,5 miliardi di franchi (in crescita) e - a sorpresa - lo abbiamo fatto soprattutto sui portali elvetici

ZURIGO - Fare acquisti online sta diventando sempre più un'abitudine per gli svizzeri. Nel 2018 è stata comprata su Internet merce per 9,5 miliardi di franchi, dato in rialzo del 10% rispetto all'anno precedente, riferisce uno studio dell'Associazione svizzera di vendita a distanza (ASVAD) divulgato oggi.

Stando all'inchiesta, realizzata in collaborazione con la Posta e l'istituto GfK, 7,6 miliardi sono stati spesi su piattaforme svizzere, mentre il resto è stato sborsato dai consumatori elvetici a siti stranieri.

Il settore più amato è quello dell'elettronica di uso generale (2,1 miliardi, +6,4%). Un terzo del volume totale in questo ambito è ormai venduto sul web, viene precisato in una nota.

Molto popolari anche abbigliamento e calzature, che si situano al secondo posto. In concomitanza con un calo dei prezzi, questo segmento è cresciuto del 9,6% e ha contabilizzato 1,8 miliardi.

Una delle particolarità elvetiche è la grossa quantità di cibo venduta in rete. L'anno scorso prodotti alimentari, vino e capsule di caffè hanno accumulato quasi 1 miliardo di fatturato. In sensibile progressione anche libri e CD (+12,5%). Distributori svizzeri come Orell Füssli e Exlibris hanno smerciato articoli per 270 milioni.

«Il commercio online aumenta ancora una volta più rapidamente di quello classico», mettono in risalto gli autori della ricerca. I consumatori elvetici ordinano su Internet già il 16% dei prodotti non alimentari e gli esperti si attendono che tale quota salga al 20% entro il 2020.

Un neo relativo a questa pratica è l'arrivo sul mercato della Confederazione di piccoli pacchi di merce, spesso non sottoposti all'imposta sul valore aggiunto (IVA) e ai dazi doganali. Nel 2018 sono stati 33 milioni - un quinto in più in confronto all'anno precedente - di cui 23 milioni provenienti dall'Asia. Il legislatore deve agire prendendo delle misure, rileva l'ASVAD.

Per quanto riguarda il prossimo futuro, l'associazione parte dal principio che una concorrenza sempre più agguerrita consentirà di spingere i prezzi verso il basso. Articoli di elettronica, vestiti e mobili potranno essere acquistati online in Svizzera con una spesa quasi identica rispetto all'estero.

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COMMENTI
 

Thor61 5 anni fa su tio
Certo che l'analisi deve essere stata fatta da un "Genio" con occhio clinico per il mercato online, se poi aggiungiamo alcune psuedo informazioni nell'articolo stiamo messi bene! Lo stato Svizzero ha stipulato un ACCORDO con la cina per far risparmiare a LORO (A noi non ancora, solo tra 75 anni forse sarenmo alla PARI) burocrazie e costi, per cui è normale che inviino piccoli pacchetti senza pagare dazi e IVA, perchè altre merci se fermate in dogana (Postale e che noi tutti ringraziamo ;o)))) ) si rischia di pagare salato l'errore di aver comprato al di fuori dei confini nazionali, su TIO di alcuni giorni fa si parlava del bastone da 7 franchi costato alla fine 1.000 per questioni doganali e di leggi, per cui dopo aver sperimentato, cor ca che ci si ricasca. Poi vorrei vedere chi si fida a comprare online quello che poi deve mangiare, io MAI ;o)))) per cui è fisiologico comprare solo cose non deperibile.
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