Il frutto col label WWF sotto la lente degli esperti
ZURIGO - Nei supermercati Migros si trovano soltanto banane all’insegna della sostenibilità. In particolare quelle con il label WWF, che sono anche tra le più vendute. Ma gli esperti del Centro per la responsabilità aziendale e la sostenibilità dell’Università di Zurigo (CCRS) mettono in dubbio che la produzione del frutto in questione sia davvero rispettosa dell’ambiente.
«Non è dimostrato che la collaborazione con il WWF abbia portato a un sostanziale miglioramento della sostenibilità» scrive infatti il direttore del CCRS Philipp Aerni nel suo recente libro “Global Business in Local Culture”, citato oggi dal Tages Anzeiger. L’esperto sottolinea inoltre che in questo genere di partnership, le aziende - e non si parla soltanto della Migros, ma anche di Edeka in Germania - pagano importi importanti al WWF. Con il rischio che l’associazione venda così il suo logo a scopo di marketing.
Da parte sua il WWF, interpellato dal quotidiano zurighese, sostiene che la collaborazione con aziende come la Migros si basa «su un dialogo costruttivo» e ha anche l’obiettivo di spingere all’impegno ecologico. E questo senza “vendersi”: per il WWF elvetico le entrate finanziarie di questo genere rappresenterebbero il 10% del totale. Anche Migros respinge le accuse di Aerni: «L’impegno del WWF nel progetto relativo alla coltivazione delle banane è unico». Si parla di un minore impiego di pesticidi, di raccolta differenziata dei rifiuti, dell’introduzione di zone di protezione per la biodiversità e migliori condizioni di lavoro.