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SVIZZERATimida crescita per l'export orologiero a inizio 2019

19.02.19 - 09:47
Si parla di un +0,2% a 1,6 miliardi di franchi. Cali netti in Cina, Francia e Italia
Timida crescita per l'export orologiero a inizio 2019
Si parla di un +0,2% a 1,6 miliardi di franchi. Cali netti in Cina, Francia e Italia

ZURIGO - In gennaio le esportazioni orologiere sono aumentate dello 0,2% rispetto a un anno prima, a 1,6 miliardi di franchi. Lo indica oggi la Federazione orologiera svizzera (FH) la quale ricorda che i dati di gennaio 2018 (+12,6%) erano particolarmente elevati e avverte che l'effetto di base sfavorevole continuerà a pesare sulle esportazioni di orologi durante il primo semestre 2019.

Le vendite a Hong Kong, primo mercato di esportazione, sono salite dell'1,9% a 245,2 milioni di franchi raggiungendo una quota del 15,1% sull'export compressivo. Seguono gli Stati Uniti con un +9,1% a 178,1 milioni per una quota dell'11,0%.

In netto calo invece le esportazioni verso la Cina: -14,8% a 150,6 milioni di franchi, pari a una quota scesa al 9,3%. Non bisogna però scordare che nel gennaio 2018 la Cina aveva segnato una crescita del 44%.

Tra i sei principali mercati, le progressioni più consistenti sono state messe a segno dal Giappone (+28,8%) e dal Regno Unito (+23,6%). In netto calo per contro la Francia (-11,5%) e l'Italia (-15,6%).

Per quanto riguarda le categorie di prezzo, gli orologi di un valore inferiore ai 500 franchi hanno subito un forte calo. In flessione, ma meno marcatamente, anche quelli da 500-3'000 franchi, mentre quelli più costosi hanno registrato una lieve progressione.

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