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SVIZZERAI cinesi comprano meno aziende in Europa, ma più in Svizzera

05.02.19 - 14:25
Nel 2018 il numero è quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente, seppure con cifre piuttosto contenute: 13 contro 7
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I cinesi comprano meno aziende in Europa, ma più in Svizzera
Nel 2018 il numero è quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente, seppure con cifre piuttosto contenute: 13 contro 7

ZURIGO - I cinesi sono sempre molto attivi in Svizzera nell'acquisizione di imprese, contrariamente a quanto avviene in Europa: nel 2018 il numero delle transazioni è salito a 13, quasi il doppio delle 7 registrate nel 2017. Allo stesso tempo a livello continentale il numero di casi è sceso del 21% a 196.

I dati emergono da uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza EY. «A livello europeo le acquisizioni cinesi si sono contratte per cinque semestri consecutivi», afferma la specialista di EY Yi Sun, citata in un comunicato.

«Le ragioni di questo continuo declino - spiega l'esperta - sono molteplici. Da un lato, le condizioni quadro in Cina sono cambiate: il governo vuole evitare eccessivi deflussi di capitali e intende concentrare le attività di investimento sull'industria di punta. Dall'altro, l'economia cinese non è più in forte crescita, il che porta a una maggiore cautela, soprattutto nel caso di grandi transazioni. Inoltre, gli investitori cinesi in Europa non sono più accolti ovunque a braccia aperte».

È diventato anche più complicato il processo di acquisizione. «Ormai da alcuni anni i proprietari di aziende europee chiedono fin dall'inizio agli investitori cinesi la prova dell'esistenza delle risorse finanziarie necessarie. Inoltre spesso ci si aspetta una pianificazione dettagliata dell'integrazione. E si chiede l'approvazione da parte delle autorità cinesi».

I paesi maggiormente nel mirino degli uomini d'affari provenienti dalla nazione con il partito unico sono Germania (35 transazioni), Regno Unito (34), Italia (20 ) e Francia (16). Tutti questi mercati mostrano un arretramento, mentre la Svizzera è in contro tendenza: gli esperti di EY hanno censito 13 operazioni, riguardanti le società Bally International, Mercuria Energy Group, Swiss Educ Group, Antiquorum Management, SDH, Viewster, Lista, Takeda Chromo, Ernest Borel, Granite Capital, Technosoft Motion, Sdataway e M.A. Med Alliance.

Secondo Yi Sun in generale la tendenza a una certa moderazione rispetto al passato dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. A medio termine vi sarà però un'accelerazione. Occorrerà attendere un allentamento della tensione sul fronte della vertenza commerciale fra Stati Uniti e Cina.

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