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ZURIGOAnno nuovo, vecchie preoccupazioni per la Borsa nel 2019

02.01.19 - 12:52
È prevedibile che quest'anno si registreranno fluttuazioni con una tendenza al ribasso del corso delle azioni
Keystone
Anno nuovo, vecchie preoccupazioni per la Borsa nel 2019
È prevedibile che quest'anno si registreranno fluttuazioni con una tendenza al ribasso del corso delle azioni

ZURIGO - L'anno borsistico 2018 è stato un anno ricco di avvenimenti per gli investitori, con timori e perdite azionarie particolarmente pronunciati verso fine anno. Le preoccupazioni per le guerre commerciali e per l'indebolimento dell'economia globale continueranno probabilmente ad influenzare il mercato azionario nel 2019.

Molti esperti finanziari concordano sul fatto che il nuovo anno in borsa dovrebbe iniziare come è finito quello vecchio. È prevedibile che anche nel 2019 si registreranno fluttuazioni con una tendenza al ribasso del corso delle azioni, ha dichiarato Thomas Stucki, responsabile degli investimenti della Banca Cantonale di San Gallo (SGKB) in un'intervista all'agenzia di stampa finanziaria e commerciale AWP. Anche secondo Christian Gattiker, responsabile a Julius Baer, per gli operatori di borsa l'inizio del nuovo anno sarà in linea con il 2018.

Il fattore decisivo sarà l'evoluzione dell'economia mondiale. Le preoccupazioni per un sensibile rallentamento della crescita sono aumentate nell'ultimo trimestre del 2018. "L'economia continuerà a crescere, anche se non così rapidamente come negli ultimi anni", sostiene Christoph Schenk della Banca cantonale di Zurigo (ZKB).

Tuttavia, vi sono sempre più segnali che la ripresa congiunturale stia per finire. Secondo la ZKB, la ripresa è durata per un tempo insolitamente lungo. Anche il ciclo dei mercati finanziari, che ha portato gli indici americani ai massimi storici nel 2018, sembra sia giunto al capolinea. Un segnale in questo senso sono i recenti e frequenti contraccolpi sui mercati azionari, secondo Gattiker.

Oltre al rischio di una recessione economica, anche le incognite geopolitiche continueranno a preoccupare gli investitori nel nuovo anno. La banca Reyl prevede un incremento dell'incertezza politica. Il divorzio della Gran Bretagna dall'UE, che potrebbe concludersi con un "Brexit disordinato" il 29 marzo, porterebbe senza dubbio a situazioni di stress sui mercati. È inoltre probabile che il governo populista in Italia non duri fino a fine anno, secondo la banca.

Negli Stati Uniti, per gli esperti di Reyl, molto dipende dal presidente Donald Trump, che vuole vincere le elezioni per un secondo mandato. Un fattore essenziale è la situazione dell'economia al momento delle elezioni del novembre 2020. Rimane incerto il modo in cui le relazioni commerciali con la Cina si svilupperanno.

Gli investitori guardano con occhio critico anche alle banche centrali. Nella settimana prima di Natale, quella americana Fed aveva deluso molti investitori con le sue proiezioni sui tassi d'interesse. Il capo della Federal Reserve Jerome Powell aveva promesso solo due anziché tre aumenti dei tassi per il 2019, ma nel suo discorso non aveva evocato i dati economici statunitensi indeboliti, ha detto Sven Schubert di Bank Vontobel. Gli investitori temono ora che la Fed sia troppo ottimista e che aumenti troppo i tassi di interesse, con un conseguente impatto negativo sui mercati azionari.

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