Il secondo istituto elvetico afferma che i sospetti della Commissione «riguardino un solo ex dipendente»
ZURIGO - Credit Suisse reagisce con serenità all'annuncio di ieri da parte della Commissione UE di aver avviato un'inchiesta per violazione delle regole comunitarie al fine di distorcere la concorrenza nel mercato secondario che scambia bond sopranazionali, sovrani e di agenzie denominati in dollari (noti come "SSA bonds"). Il titolo del numero due elvetico si muove infatti in territorio positivo alla Borsa di Zurigo, in controtendenza con il resto del listino.
Sono quattro le grandi banche sospettate da Bruxelles di aver cospirato per diversi anni per falsare la concorrenza sul mercato obbligazionario: oltre a Credit Suisse vi è la francese Crédit Agricole, la Deutsche Bank e - stando a una fonte vicina al dossier citata dall'AFP - la statunitense Bank of America Merrill Lynch.
Bruxelles ha inviato ai quattro istituti una cosiddetta «comunicazione degli addebiti», l'equivalente di un atto d'accusa nel gergo comunitario: le banche sono ora invitate a esaminare i documenti del dossier.
In una presa di posizione, Credit Suisse afferma di ritenere che i sospetti della Commissione riguardino «un solo ex dipendente».