Cerca e trova immobili

SVIZZERAUna sorpresa? I social network ci fanno spendere di più

26.11.18 - 14:17
Perché ci mettono sotto pressione e ci servono su di un piatto d'argento beni di lusso, e poi è difficile restare nel budget
Depositphotos
Una sorpresa? I social network ci fanno spendere di più
Perché ci mettono sotto pressione e ci servono su di un piatto d'argento beni di lusso, e poi è difficile restare nel budget

ZURIGO - Le reti sociali esercitano una pressione sui consumatori, che può portare ad acquisti eccessivi, superiori alle reali disponibilità finanziarie. È quanto risulta da un'analisi della società di recupero crediti Intrum Justitia, realizzata nell'ambito del Rapporto annuale europeo sulla spesa dei consumatori.

Dall'indagine emerge che molti svizzeri non rispettano le scadenze di pagamento delle fatture e alcuni di loro esauriscono regolarmente i limiti della carta di credito. Succede peraltro spesso, afferma Intrum, che i diretti interessati per saldare il dovuto chiedano denaro in prestito a familiari e amici.

Per un terzo della popolazione svizzera, il consumo eccessivo in relazione alle risorse disponibili può essere spiegato con la pressione esercitata dai social network. Tra gli intervistati, il 31% ha infatti affermato che la visualizzazione di articoli su Instagram, Facebook e altri social, così come la facilità degli acquisti online e le nuove modalità elettroniche di pagamento, spesso mettono a dura prova il portafoglio.

Poi, solo uno su due è puntuale coi pagamenti - Gli svizzeri, stando all'inchiesta, mostrano un atteggiamento ambivalente. Circa l'80% giudica importante pagare le fatture con puntualità, ma il 54% ammette di aver accumulato ritardi "almeno una volta, talora più di cinque volte" nei pagamenti degli ultimi 12 mesi.

Circa la metà dei ritardi era dovuta a difficoltà di liquidità e per evitare gravi inconvenienti, un quinto delle persone interessate ha dovuto chiedere un prestito. In generale gli svizzeri sono inoltre molto generosi nei confronti dei figli. Circa un quarto degli intervistati ha dichiarato di aver speso per i figli, negli ultimi sei mesi, più di quanto consentito dal budget famigliare.

Il 56% del campione ha inoltre detto di risparmiare mese dopo mese: in primo luogo per le vacanze, ma incidono anche i timori che le assicurazioni sociali non siano sufficienti a garantire rendite dignitose durante la vecchiaia.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE