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SVIZZERANuovo presidente del cda per Raiffeisen

09.11.18 - 13:25
Verrà sottoposta la candidatura di Guy Lachappelle, ex direttore generale della Banca cantonale di Basilea
Keystone
Nuovo presidente del cda per Raiffeisen
Verrà sottoposta la candidatura di Guy Lachappelle, ex direttore generale della Banca cantonale di Basilea

BERNA - Raiffeisen eleggerà domani a Brugg-Windisch (AG) il nuovo presidente del consiglio di amministrazione. All'assemblea generale straordinaria dei delegati verrà sottoposta la candidatura di Guy Lachappelle, ex direttore generale della Banca cantonale di Basilea (BKB).

L'istituto elvetico cerca così di ripartire lasciandosi alle spalle il caso Pierin Vincenz, ma nuove ombre spuntano anche sull'attuale e dimissionario CEO Patrik Gisel, che potrebbe lasciare con effetto immediato la sua carica.

Il nuovo presidente del cda sarà chiamato a subentrare a Pascal Gantenbein, che opera ad interim dopo che in marzo aveva gettato la spugna Johannes Rüegg-Stürm, anch'egli travolto dallo scandalo.

La designazione di Lachappelle, avvenuta lo scorso settembre, aveva sollevato critiche per alcune controversie legate alla sua precedente carica alla guida della BKB: in particolare per la mega truffa che ha coinvolto la ASE Investment, società che ha fatto perdere 170 milioni di franchi a 2500 investitori, tra cui clienti che avevano conti presso la Banca cantonale di Basilea.

In occasione dell'Assemblea, che non sarà aperta al pubblico, lasceranno il cda Daniel Lüscher, Urs Schneider e Philippe Moeschinger, ovvero gli ultimi rappresentanti dell'era Vincenz. Oltre a Lachappelle, verranno presentati per l'elezione nell'organo di vigilanza anche Karin Valenzano Rossi, Andrej Golob, Thomas A. Müller e Beat Schwab.

La scelta del nuovo cda è stata approvata anche dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), che ha passato al vaglio i profili presentati dal terzo gruppo bancario elvetico.

CEO Gisel potrebbe lasciare già domani - A tenere banco è anche la situazione dell'attuale presidente della direzione Patrik Gisel, che lo scorso luglio ha annunciato le dimissioni dall'incarico per la fine del 2018, ma che potrebbe lasciare l'istituto già domani.

Secondo il "Blick" in gioco vi sarebbe una relazione sentimentale con Laurence de la Serna, ex membro del cda che lo scorso giugno aveva deciso di non ripresentare la sua candidatura per l'organo di vigilanza per ragioni professionali e personali. Una portavoce dell'istituto bancario, interrogata dall'agenzia finanziaria AWP, non ha voluto commentare tali "speculazioni".

Gisel è alla guida operativa dall'ottobre 2015 e prima di allora è stato a lungo vice di Vincenz, cosa che ha minato la fiducia nei suoi confronti.

Una delle prime sfide del prossimo presidente del cda sarà nominare il nuovo CEO: l'organo di vigilanza, secondo quanto indicato dal vicepresidente Pascal Gantenbein in settembre, ha già avviato il processo di ricerca. Per la successione di Gisel si sono già fatti alcuni nomi: da Dagmar Kamber-Borens, di Credit Suisse, a Hanspeter Köng, capo di Postfinance, passando da vari capi di banche cantonali.

Manager: nuovo modello di remunerazione - In occasione dell'assemblea dei delegati tenutasi lo scorso giugno a Lugano era emersa una forte irritazione da parte della base dell'istituto in merito alle modifiche al sistema di retribuzione del management. Un nuovo modello di remunerazione verrà "presentato all'attenzione dei delegati", i quali per il futuro auspicano "salari ragionevoli".

In Ticino si era inoltre rinviato all'incontro di domani o al prossimo anno il voto sullo scarico di responsabilità per i dirigenti. La richiesta dell'AWP di ottenere informazioni in merito all'ordine del giorno dell'assemblea è stata negata. Raiffeisen sta inoltre valutando l'ipotesi di trasformare l'azienda in società anonima, uno scenario caldeggiato dalla stessa Finma. La misura potrebbe però essere vista negativamente da alcuni delegati.

Il caso Vincenz - Scarcerato a metà giugno dopo tre mesi e mezzo di detenzione preventiva, l'ex CEO di Raiffeisen Pierin Vincenz è sospettato di amministrazione infedele: si sarebbe arricchito personalmente attraverso le acquisizioni operate da Aduno, gruppo zurighese attivo nel settore dei pagamenti senza contanti, dei crediti privati e del leasing. Aduno appartiene al 100% a istituti finanziari elvetici quali le banche cantonali, Raiffeisen, Banca Cler e Banca Migros. Vincenz ne era stato il presidente del consiglio di amministrazione dalla sua fondazione nel 1999 e fino al giugno 2017.

La vicenda ha rappresentato un terremoto per Raiffeisen, che si è vista costretta a rinnovare in larga parte i vertici. La Finma aveva constatato gravi lacune, affermando che il cda aveva disatteso il suo obbligo di vigilanza, consentendo a Vincenz di trarre potenzialmente vantaggi economici a danno della banca.

In seguito allo scandalo, l'ex CEO dal 1999 al 2015, che è sotto inchiesta penale, ha dovuto abbandonare diversi consigli di amministrazione, fra cui quelli di Helvetia e Repower.

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