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SVIZZERAUBS, Ermotti: il problema del "too big to fail" è risolto

28.10.18 - 08:53
Il manager luganese difende il salvataggio del colosso bancario di dieci anni fa e critica la politica dei tassi d'interesse operata oggi dalla Banca nazionale svizzera
Keystone
UBS, Ermotti: il problema del "too big to fail" è risolto
Il manager luganese difende il salvataggio del colosso bancario di dieci anni fa e critica la politica dei tassi d'interesse operata oggi dalla Banca nazionale svizzera

ZURIGO - Secondo il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti, la sua banca non corre oggi nessun rischio di fallimento. In un'intervista concessa alla "SonntagsZeitung", il manager luganese difende il salvataggio di UBS di dieci anni fa e critica la politica dei tassi d'interesse operata oggi dalla Banca nazionale Svizzera (BNS), che lascerebbe troppo poco spazio di manovra in caso di una nuova crisi.

Il CEO 58enne di UBS non ha dubbi: il problema "too big to fail" è stato risolto. Tutto il resto sono solo «spauracchi». La regolamentazione più severa adottata negli ultimi dieci anni è stata necessaria, anche se ha penalizzato l'UBS in termini di crescita.

Pur ammettendo l'importanza delle misure adottate il seguito alla crisi, Ermotti critica tuttavia i «guardiani della valuta» elvetica. È sorprendente, afferma il ticinese, che nel rapporto sulla stabilità della BNS si tematizzi la questione della crescita delle grandi banche come un rischio. «Penso che i rischi maggiori siano costituiti dai tassi di interesse negativi e dalle dimensioni del bilancio della Banca nazionale», afferma.

La politica dei tassi d'interesse bassi mette a repentaglio la previdenza vecchiaia. Proprio le casse pensione potrebbero essere incoraggiate a concedere ipoteche a condizioni molto favorevoli. Ciò potrebbe comportare gravi perdite in caso di crisi. Inoltre, la Banca nazionale non è in grado di ridurre nuovamente il suo bilancio, perché altrimenti si perderebbero miliardi e l'industria delle esportazioni sarebbe minacciata.

Contrariamente alla Federal Reserve statunitense, la BNS avrebbe poco spazio di manovra in caso di una nuova crisi economica. «Possiamo davvero aumentare di nuovo il bilancio della Banca nazionale? Penso di no. Di ciò però si parla troppo poco», mette in guardia Ermotti.

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COMMENTI
 

Evry 5 anni fa su tio
Ermotti è GRANDE, mentre certi manager CH-D hanno dimostrato dei Flop.

dan007 5 anni fa su tio
Se io fallisco nessuna banca mi salverà

mgmb 5 anni fa su tio
Facile parlare, non dice che il salvataggio UBS di 10 anni fa fu fatto grazie ai soldi di noi contribuenti, intanto lui si frega oltre 14 milioni annuo e se dovesse arrivare una nuova crisi lui non ci metterà 1 franco anzi sono sicuro che dovranno liquidarlo con una ventina di milioni.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a mgmb
Certo, ma c'è da dire che le banche in genere non sono le impresette da operaio e capo che ci sono in valle. Le conseguenze del fallimento di queste imprese comporterebbe una crisi e la perdita di fiducia della popolazione nel sistema finanziario nazionale.

Figenfeld 5 anni fa su tio
È vero, grazie a noi contribuenti, ma poi hanno saldato con beneficio alla BNS, che a noi non ci ha fatto pervenire assolutamente niente. Per questo motivo devo dar ragione al CEO Ermotti, in quello che ha ricordato nell'articolo!

Gus 5 anni fa su tio
Risolto a danno dei clienti e dei piccoli azionisti. Vergogna!
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