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ZURIGOMeyer Burger delocalizza in Asia

16.10.18 - 07:38
Un centinaio i posti a tempo pieno colpiti
Keystone
Meyer Burger delocalizza in Asia
Un centinaio i posti a tempo pieno colpiti

ZURIGO - Meyer Burger, gruppo con sede a Thun (BE) specializzato nelle tecnologie per l'industria fotovoltaica, si lancia in una vasta delocalizzazione verso l'Asia e in particolare verso la Cina, dove prevede di trasferire una parte importante degli effettivi di vendita e servizi.

La società bernese stima l'impatto per i collaboratori all'equivalente di 100 posti a tempo pieno, ovvero il 9% circa degli effettivi.

Una volta effettuata la delocalizzazione, la società si aspetta un impatto positivo per l'Ebitda di circa 25 milioni di franchi annui, a partire dal 2021. I tre quarti del programma dovrebbero essere completati entro il 2019.

Ancora in cerca di misure di risparmio, Meyer Burger prevedere di abbassare di un quinto il budget dedicato alla ricerca e allo sviluppo, portandolo a 40 milioni di franchi all'anno.

Il taglio occupazionale verrà operato prevalentemente sul sito storico di Thun, ha detto il direttore generale Hans Brändle, precisando tuttavia che la sede principale dell'azienda non verrà delocalizzata all'estero, perlomeno non adesso.

La soppressione dei posti di lavoro, 90 dei quali nell'Oberland bernese, verrà attuato per metà attraverso cancellazioni pure e semplici e per l'altra metà attraverso trasferimenti verso l'Asia e l'Europa. Anche il Vecchio continente non è risparmiato dalla riorganizzazione: Meyer Burger prevede di sopprimere, o di spostare, un'ottantina di impieghi.

A Thun rimarranno una da 50 a 60 collaboratori, attivi perlopiù nella ricerca e sviluppo e nell'amministrazione. I negoziati con i rappresentanti del personale inizieranno la settimana prossima e si prevede che giungano a conclusione a fine novembre. Quella odierna l'ultima di una serie di riorganizzazioni. Nel 2012 l'azienda contava sul piano mondiale 2200 dipendenti, che nel frattempo si sono dimezzati.

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