Tra le cause la pressione pubblica e il salario "limitato" a un milione di franchi, ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione
ZURIGO - La ricerca del nuovo numero uno operativo della Posta si sta rivelando difficile: lo afferma il presidente del consiglio di amministrazione Urs Schwaller, secondo cui la scelta è ostacolata dalla pressione pubblica cui è confrontata la funzione e dal limite di un milione di franchi per il salario.
«Diversi interessati mi dicono che si tratta di un compito interessante: si chiedono però anche se intendono sopportare la pressione dei media e del mondo politico», afferma Schwaller in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag. «Se vogliono cioè essere trascinati in piazza una volta alla settimana».
La Posta necessita di qualcuno che comprenda le necessità del servizio di base, ma che nel contempo accompagni la trasformazione digitale dell'azienda, sostiene l'ex consigliere di stato e consigliere agli stati PPD friburghese . «Non vogliamo assumere qualcuno che punti solo a un risanamento, magari a scapito del personale».
Lo stipendio è troppo basso, vista la sfida? «Il salario è effettivamente un tema di discussione», risponde il 65enne. «Abbiano una direttiva della Confederazione - massimo un milione di franchi all'anno - e la rispetteremo». Schwaller dice di sperare comunque di poter disporre a fine anno di un elenco di nomi sulla cui base poi decidere.
Come noto la Ceo della Posta Susanne Ruoff ha presentato in giugno le dimissioni con effetto immediato, travolta dallo scandalo delle manipolazioni contabili presso AutoPostale.