L'economia elvetica potrebbe dover affrontare un periodo delicato nei prossimi mesi
BERNA - Dopo i dati diffusi oggi dalla Segreteria di stato dell'economia sull'evoluzione del Pil nel secondo trimestre, gli economisti mostrano un prudente ottimismo per l'economia elvetica.
A loro avviso, dopo aver approfittato del buon andamento degli affari a livello mondiale durante la prima metà dell'anno, l'economia svizzera potrebbe dover affrontare nei prossimi mesi un periodo più delicato, in particolare a causa delle incertezze che gravano sul commercio internazionale.
«Quest'anno sarà da incorniciare per l'economia elvetica», ha sostenuto l'economista capo di Bak Economics Martin Eichler all'agenzia AWP. A suo avviso, la crescita di quest'anno sarà superiore alle attese. L'istituto di ricerche congiunturali basilese ha parlato di un anno dinamico che potrebbe tradursi in una crescita del 2,3% o più.
L'economista Sandro Bee di UBS pensa che la maggiore banca elvetica dovrà alzare le proprie previsioni per la crescita del 2018, ora al 2,4%. A suo parere, tuttavia, la seconda metà dell'anno potrebbe riservare qualche sorpresa in negativo.
I motivi? Il rafforzamento del franco svizzero, i litigi sul commercio internazionale, i problemi di bilancio dell'Italia e il rallentamento congiunturale atteso nell'Ue.
«La Svizzera - secondo Bee - non è toccata direttamente dal contenzioso tra gli Stati Uniti e la Cina sul commercio mondiale». Tuttavia, ha messo in guardia, potrebbe soffrirne indirettamente, per esempio nel caso di un rallentamento congiunturale a livello mondiale e di un'avversione al rischio che potrebbe tradursi in un rafforzamento ulteriore della moneta nazionale.