Il presidente ad interim del Cda, Pascal Gantenbein, auspica la trasformazione della società cooperativa in una società anonima
ZURIGO - Raiffeisen è diventata troppo grande e la sua struttura va rimodellata. Il presidente ad interim del consiglio di amministrazione (cda) del terzo istituto bancario elvetico, Pascal Gantenbein, valuta la società anonima, preconizzata anche dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).
L'istituto è organizzato in 255 banche giuridicamente indipendenti che fanno capo alla società cooperativa Raiffeisen Svizzera, alla guida strategica dell'intero gruppo. Sarebbe quest'ultima a diventare una SA. Per la FINMA questa struttura giuridica fornisce migliori garanzie di buon governo e un accesso facilitato ai mercati finanziari.
«Non è invece nell'interesse di nessuno cambiare la struttura a livello delle banche. Quest'ultima fa parte del loro DNA e permette loro prossimità ai clienti/soci», ha affermato in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano ginevrino Le Temps Gantenbein, che la scorsa settimana ha rinunciato a portare avanti la candidatura alla presidenza del cda.
«Raiffeisen è diventata troppo grande rispetto ai processi e alle strutture che si era data e che non sono evoluti allo stesso ritmo della crescita e delle nuove partecipazioni». Con l'ex Ceo Pierin Vincenz «la banca è cresciuta immensamente, certo, ma ha anche provocato insoddisfazioni che emergono adesso perché non vi erano le giuste piattaforme per esprimerle», ha affermato il dirigente.
Quest'ultimo agisce ad interim nella funzione di presidente dopo che in marzo aveva gettato la spugna Johannes Rüegg-Stürm. Raiffeisen è da tempo sotto pressione nell'ambito della vicenda che ha portato in carcere preventivo Vincenz, il manager grigionese sospettato di aver mischiato interessi privati e professionali. Due settimane or sono anche l'attuale presidente della direzione Patrik Gisel ha annunciato che si dimetterà dall'incarico alla fine dell'anno e lascerà l'istituto.
«L'impatto (della vicenda legata a Vincenz) sulla reputazione (di Raiffeisen) è grande e non facilita il nostro lavoro», ha ammesso Gantenbein. Ma misure sono già state prese, prima ancora che emergessero i problemi, e «bisogna utilizzare questa crisi per andare avanti», ha aggiunto il professore di economia a Basilea e San Gallo.
Come aveva già fatto la settimana scorsa in un'intervista al periodico Finanz und Wirtschaft, ricorda quanto da lui stesso già attuato, in particolare un'inchiesta interna i cui risultati saranno disponibili in occasione dell'assemblea generale straordinaria fissata per il prossimo novembre. L'obiettivo principale è ridurre le deficienze nei sistemi di controllo sfociate nella vicenda Vincenz, ha sottolineato Gantenbein.