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SVIZZERAControproposta dei dipendenti alla direzione di Nestlé

31.07.18 - 21:21
Per evitare i tagli, il personale presenta diversi scenari che possono combinarsi. I 14 membri della commissione del personale hanno consegnato un documento dettagliato di un centinaio di pagine
Keystone
Controproposta dei dipendenti alla direzione di Nestlé
Per evitare i tagli, il personale presenta diversi scenari che possono combinarsi. I 14 membri della commissione del personale hanno consegnato un documento dettagliato di un centinaio di pagine

LOSANNA - I dipendenti di Nestlé hanno consegnato oggi le loro controproposte alla direzione, con le quali sperano di evitare la totalità o la maggior parte dei 500 licenziamenti temuti nel settore informatico del gigante del settore alimentare.

I 14 membri della commissione del personale hanno consegnato un documento dettagliato di un centinaio di pagine. Il rapporto fornisce uno sguardo critico sulla ristrutturazione annunciata lo scorso 29 maggio dalla multinazionale con sede a Vevey (VD).

Il personale ritiene che la riorganizzazione comporti rischi per l'impresa. «Sarebbe una grande perdita di competenza, competenza che Nestlé ha costruito nel corso di anni in Svizzera. E i risparmi realizzati saranno minori del previsto», ha detto Natasha Recchia, membro della commissione del personale.

Nestlé intende concentrare le sue attività informatiche nel suo centro di competenza a Barcellona, misura che potrebbe costare fino a 500 impieghi in Svizzera entro la fine del 2019. I siti toccati sono tutti nel canton Vaud: a Losanna, Bussigny e Vevey.

Per evitare questi tagli, il personale presenta diversi scenari che possono combinarsi. Il primo propone un'ottimizzazione del funzionamento attuale del servizio informatico Globe (Global Business Experience). Il secondo scenario propone una organizzazione del servizio con una minore gerarchia e un funzionamento più rapido ed efficace garantendo il mantenimento della competenza in Svizzera. Il terzo scenario propone di effettuare la riorganizzazione su tre/cinque anni in modo da approfittare delle partenze naturali del personale.

Infine c'è anche la possibilità di creare una società autonoma che rileverebbe tutti i servizi informatici della multinazionale. «Essa sarebbe inizialmente finanziata da Nestlé. Poi la nuova società potrebbe vendere i suoi servizi a Nestlé come anche a altre imprese», ha detto Recchia.

La rappresentante del personale ripone molta speranza in questa procedura di consultazione. «Siamo riusciti a dimostrare che la ristrutturazione non funziona, cifre alla mano. Siamo persuasi che cambieranno opinione», ha detto Recchia. Le discussioni sull'eventuale piano sociale inizieranno il 9 agosto.

Contattata, Nestlé ha comunicato che prenderà «il tempo necessario» per analizzare queste proposte, senza fornire una scadenza. «Condivideremo le nostre conclusioni con i rappresentanti del personale non appena sarà concluso l'esame», ha detto il portavoce.
 

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