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SVIZZERAMeno donne (e meno) stranieri alla guida delle aziende svizzere

07.03.18 - 11:38
Lo afferma l'annual rapporto di Schilling che però trova la nota positiva: il 25% di donne in più nei consigli d'amministrazione
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Meno donne (e meno) stranieri alla guida delle aziende svizzere
Lo afferma l'annual rapporto di Schilling che però trova la nota positiva: il 25% di donne in più nei consigli d'amministrazione

ZURIGO - La quota di donne nelle direzioni della principali aziende svizzere è in calo: dall'8% nel 2017 è scesa al 7% quest'anno, secondo il rapporto Schilling pubblicato oggi. Anche i manager stranieri sono diminuiti.

I membri della direzione dei 118 maggiori datori di lavoro privati elvetici che sono entrati in carica dal 2017 erano di sesso femminile solo nell'8% dei casi, contro un 21% in precedenza, rileva il rapporto dello specialista del reclutamento di quadri Guido Schilling.

Dall'ultima edizione del rapporto hanno lasciato il loro posto undici direttrici e solo nove sono entrate in funzione. Il 59% delle imprese analizzate non conta alcuna donna in seno alla propria direzione. Il 22% di quelle che hanno raggiunto lo scorso anno il livello più alto della gerarchia ci sono arrivate attraverso una promozione interna, a fronte del 67% tra gli uomini.

Per Guido Schilling l'economia farebbe bene a prendere esempio dal settore pubblico, dove le donne nel 2018 rappresentano il 16% dei quadri superiori, contro il 14% l'anno scorso. Tra i nuovi arrivi il 27% è di sesso femminile. Secondo il rapporto la spiegazione sta nei modelli e nella regolamentazione dei tempi di lavoro più adeguati per conciliare famiglia e carriera.

Nei consigli d'amministrazione sono per contro stati compiuti progressi: tra i nuovi membri il 25% è donna, quota che aumenta la presenza femminile globale dal 17% del 2017 al 19%. Ma per rispettare le richieste della politica, ossia il 30% nel 2022, questa proporzione deve ancora crescere di almeno tre punti percentuali all'anno, rileva l'autore del rapporto.

Il paragone tra la Svizzera e la Germania mostra che oltre Reno le quote rosa per gli organi d sorveglianza, in vigore dal 2016 per le aziende quotate in Borsa, sono efficaci. Tra le aziende inserite nel listino principale della Borsa di Francoforte, il DAX, il tasso di donne amministratrici è passato dal 30% nel 2017 al 32%, quello delle direttrici dal 10 al 13%. In Svizzera tra le imprese quotate sullo SMI della Borsa svizzera la proporzione è cresciuta dal 21 al 23% a livello di consigli d'amministrazione e dall'8 al 9% a livello di direzioni.

In calo anche gli stranieri

Nel settore privato elvetico anche gli stranieri nei posti chiave sono un po' diminuiti. Attualmente possiede un passaporto estero il 44%, contro il 45% l'anno scorso. La quota di stranieri tra i nuovi membri è sceso più nettamente, dal 64 al 38%. La flessione riguarda in particolare due nazionalità: i tedeschi (14 arrivi e 19 partenze) e gli americani (due arrivi e 10 partenze). Complessivamente se ne sono andati 50 stranieri e ne sono giunti 44.

Il rapporto Schilling 2018 comprende le 118 maggiori aziende elvetiche nonché la Confederazione e i 26 cantoni. Esso include 882 membri della direzione, 816 membri del consiglio d'amministrazione e 1'034 quadri superiori del settore pubblico.

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