Cerca e trova immobili

ZUGOGlencore nel 2016 finalmente nelle cifre nere

23.02.17 - 10:09
Nel 2015 aveva perso 8,1 milardi di dollari
Glencore nel 2016 finalmente nelle cifre nere
Nel 2015 aveva perso 8,1 milardi di dollari

BAAR - Il gigante anglo-svizzero delle materie prime Glencore è tornato nelle cifre nere. Nel 2016 ha registrato un utile netto di 936 milioni di dollari (stesso importo in franchi svizzeri), contro la perdita di 8,1 miliardi dell'anno precedente.

Il fatturato è aumentato del 3,8% a 152,9 miliardi di dollari. Nei dati pubblicati oggi dal gruppo, le cifre di confronto del 2015 sono state rettificate in funzione delle attività cedute. Glencore aveva adottato dei provvedimenti dopo il calo dei corsi dei metalli, come per esempio il rame. Aveva quindi attuato misure per contenere i costi e solidificare la situazione finanziaria.

Il gruppo ha così potuto continuare a ridurre l'anno scorso il debito netto, sceso da 25,9 miliardi a 15,5 miliardi di dollari.

Nel 2016, «la tendenza ha iniziato finalmente ad invertirsi per le materie prime», ha commentato il CEO Ivan Glasenberg presentando le cifre. La direzione ritiene che il gruppo sia ben posizionato per il futuro. In particola sottolinea di aver sottoscritto contratti vantaggiosi per rame, zinco, carbone, cobalto e leghe ferrose.

Gli investimenti, che l'anno scorso erano scesi a 3,5 miliardi di dollari, dovrebbero risalire a 4 miliardi. Potrebbero per esempio esserci piccole acquisizioni.

Gli azionisti saranno nuovamente retribuiti dopo che i dividendi erano stati sospesi per un anno. Il gruppo dovrebbe versare loro circa un miliardo di dollari.

Glencore, nato dalla fusione della britannica Glencore e della svizzera Xstrata, non è quotato alla Borsa svizzera, ma fa parte dei pesi massimi alla Borsa di Londra e Hong Kong. Il gigante delle materie prime con sede a Baar, nel canton Zugo, occupa 155'000 persone nel mondo e opera in circa 150 siti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE