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CONFEDERAZIONE Diversità sul posto di lavoro: Credit Suisse non ha rivali

06.02.17 - 10:09
In tre anni scala quattro posizioni e arriva al primo posto del "Diversity Index"
Diversità sul posto di lavoro: Credit Suisse non ha rivali
In tre anni scala quattro posizioni e arriva al primo posto del "Diversity Index"

ZUGO - In tema di diversità sul posto di lavoro Credit Suisse è al primo posto in Svizzera, come dimostra il 3° Diversity Index calcolato dall’Istituto per i servizi finanziari di Zugo (IFZ) della Hochschule Luzern e dalla Commissione per la Tecnologia e l’Innovazione (CTI). Rispetto al Index precedente pubblicato nel 2014 Credit Suisse è quindi salito dal quarto al primo posto.

Per la terza volta l’Istituto per i servizi finanziari di Zugo (IFZ) della Hochschule Luzern e la Commissione per la Tecnologia e l’Innovazione (CTI) hanno esaminato le misure per la promozione della diversità dei collaboratori di circa 40 tra le maggiori imprese svizzere. Al centro di quest’analisi sono stati considerati, da un lato, una serie di aspetti relativi alla diversità del personale in Svizzera, valutati in base a criteri come l’età, il sesso, la nazionalità, la religione; dall’altro lato sono stati considerati anche il radicamento del Diversity Management nell’organizzazione, l’offerta di formazione interna e l’attuazione di misure concrete. Sono stati in particolare i programmi condotti l’anno scorso nell’ambito della diversità di genere e di età a consentire a Credit Suisse di migliorare la propria posizione dal quarto al primo posto nel Diversity Index. Anche le offerte nell’ambito della promozione della salute e del benessere e l’integrazione di collaboratori con disabilità sono state valutate in modo decisamente favorevole.

Una delle iniziative per la promozione della diversità di genere presso Credit Suisse è il programma «Real Returns», che mira soprattutto ad agevolare il reinserimento nella vita lavorativa delle donne che hanno messo temporaneamente in secondo piano la professione per dedicarsi alla famiglia. L’obiettivo è quello di preparare e acquisire personale specializzato di talento per un reinserimento a tempo indeterminato. Attualmente è in preparazione la terza edizione del programma il cui inizio è fissato per marzo 2017. È inoltre previsto un ampio ventaglio di ulteriori misure per la promozione del ruolo femminile tra il personale specializzato. Particolare attenzione viene dedicata a un ambiente di lavoro stimolante e a modelli di lavoro flessibili. Ad esempio, attualmente è in corso un progetto che prevede un più ampio utilizzo del job-sharing da parte delle consulenti clientela e delle dirigenti per consentire alle donne di occupare questo ruolo, anche in caso di un grado di occupazione ridotto tra il 40 e il 60%.

Uno dei fattori che ha contribuito alla valutazione positiva di Credit Suisse nell’ambito della diversità di età è il programma «Generational Mentoring» che promuove lo scambio e il confronto tra collaboratori più anziani (al di sopra dei 45 anni) e mentor più giovani (collaboratori fino a 30 anni). A differenza del classico mentoring, nel quale i mentor più anziani trasmettono ai collaboratori più giovani le proprie esperienze, questa modalità dà vita a un prezioso dialogo focalizzato sull’innovazione e la collaborazione tra le generazioni. Il progetto è stato realizzato con successo già più volte e in questa forma è un servizio unico nel suo genere in Svizzera nel settore bancario.

Claudia Segers, Global Head of Diversity & Inclusion di Credit Suisse: «Solo grazie alla varietà dei nostri collaboratori con le loro diverse capacità, prospettive, conoscenze ed esperienze, possiamo comprendere, come banca, le diverse esigenze dei nostri clienti, offrendo loro servizi di alta qualità. Per consentire ai nostri collaboratori di sviluppare queste abilità e realizzarsi, puntiamo su un ambiente di lavoro che promuove l’inclusione e attribuiamo grande valore alle pari opportunità. I riconoscimenti ricevuti, come il primo posto nel Diversity Index, costituiscono per noi la motivazione a continuare a promuovere la diversità nel nostro organico e a realizzare nuove iniziative e progetti.»

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