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SVIZZERABeneficenza: ecco come non sprecare le vostre donazioni

11.12.16 - 21:29
Donare a molte organizzazioni? A poche? Per strada? Come evitare la pubblicità? Gli esperti rispondono
Beneficenza: ecco come non sprecare le vostre donazioni
Donare a molte organizzazioni? A poche? Per strada? Come evitare la pubblicità? Gli esperti rispondono

Donazioni natalizie

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - Gli svizzeri sono un popolo che ama aiutare: l’anno scorso hanno donato oltre 1,7 miliardi di franchi per progetti benefici. Nel periodo natalizio che ha avuto inizio le organizzazioni caritatevoli tenteranno anche quest’anno di raggiungere i loro obiettivi di raccolta fondi. Come piccolo donatore privato, però, come posso assicurarmi che i soldi che verso siano usati nel miglior modo possibile? Ecco di seguito alcuni consigli degli esperti.

Concentrarsi su poche organizzazioni

Martina Ziegerer, direttrice della fondazione Zewo, consiglia di evitare di fare donazioni a pioggia: «Anche se sotto Natale si ricevono nella bucalettere gli appelli per le raccolte fondi di molte associazioni è meglio selezionare», spiega. Bisognerebbe riflettere su quali richieste siano davvero importanti per ciascuno e scegliere un’organizzazione seria che si occupi di quella problematica: «Dividere le proprie donazioni fra poche organizzazioni scelte attentamente e sostenerle sul lungo periodo permette di ridurre le spese pubblicitarie», sottolinea Ziegerer.

Cinque anni per coprire le spese

Robert Purtschert, professore emerito presso l’Istituto per il management delle associazioni all’Università di Friburgo (Vmi) aggiunge: «Chi fa costantemente donazioni a organizzazioni diverse mette in moto ogni volta delle procedure amministrative con i relativi costi». Quando si fanno donazioni agli stand per strada, poi, i soldi vanno prima di tutto alle agenzie di raccolta fondi, non alle organizzazioni: «Questi impegni devono durare almeno cinque anni perché la prima donazione arrivi a coprire il 20% delle spese, un valore che è considerato accettabile», spiega.

Controllare anche l’efficacia dei progetti

Jonas Vollmer, della Fondazione per un altruismo efficace (Sea), consiglia di verificare attentamente anche l’efficacia dei progetti anziché concentrarsi solo sulle spese amministrative e pubblicitarie. «Un’organizzazione può avere spese amministrative basse, ma investire i vostri soldi in progetti inutili», sottolinea. Vollmer invita poi a donare laddove il vostro denaro può essere sfruttato più efficacemente: «Con una donazione di 100 franchi in un Paese in via di sviluppo si può realizzare da dieci a cento volte di più che donando qui», afferma.

Impedire gli invii di pubblicità non necessari

Molti di coloro che fanno beneficenza devono essere sempre sollecitati, pregati o motivati a continuare a donare, spiega il professor Purtschert. Chi intende donare una somma fissa a un’organizzazione, ma non vuole continuare a ricevere informazioni o appelli dovrebbe quindi segnalarlo, spiega Martina Ziegerer. Questa strategia è indicata anche a chi ha disposto un ordine permanente. Robert Purtschert consiglia in questi casi di far cancellare il proprio indirizzo.

Donare a organizzazioni piccole e sconosciute o a quelle famose?

«Bisogna che qualcuno investa in un’organizzazione benefica nuova e ancora sconosciuta perché si faccia conoscere», premette Purtschert, che spiega come ogni “creazione di un marchio” abbia un costo. Le organizzazioni note, invece, godono già di un bonus di fiducia che permette di abbassare i costi delle raccolte fondi.

Secondo Jonas Vollmer, a contare, più che la grandezza dell’organizzazione, è il livello dei finanziamenti. Le grosse organizzazioni, infatti, spesso non destinano le piccole donazioni di privati ai progetti indicati perché questi ultimi sono già finanziati: «È decisivo valutare il rapporto costi-benefici dei progetti supportati», spiega Vollmer. A tal fine possono essere utili le analisi sull’efficacia delle organizzazioni benefiche offerte dal portale Givewell (in inglese).            

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